Nel 2023 la spesa pubblica italiana per l’istruzione è consistita in circa 83,7 miliardi di euro. Si tratta del terzo valore più alto all’interno dell’Unione europea superato solamente da Germania (187,3 miliardi) e Francia (141,6 miliardi). Naturalmente però occorre tenere presente le diverse caratteristiche dei paesi Ue, a partire dalla grandezza della popolazione e dalla capacità di spesa che ogni stato può mettere in campo. Da questo punto di vista un indicatore utile per fare confronti a livello europeo è l’analisi della percentuale di spesa in istruzione rispetto al Pil (prodotto interno lordo) di ogni paese. Da questo punto di vista possiamo osservare che l’Italia nel 2023 ha investito in istruzione una quota pari al 3,9% del proprio Pil. Si tratta di un valore inferiore rispetto alla media Ue (4,7%) e in flessione rispetto all’anno precedente (4,1%). Tenendo in considerazione questo indicatore, possiamo osservare che l’Italia è il terzo stato Ue con la quota più bassa di investimenti in istruzione rispetto al Pil. Solo Romania (3,4%) e Irlanda (2,8%) riportano valori inferiori. Ai primi posti troviamo invece Svezia (7,3%), Belgio (6,3%), Finlandia ed Estonia (6,3%).
I dati, raccolti da Eurostat per i diversi paesi europei, fanno riferimento alla classificazione internazionale della spesa pubblica per funzione (Cofog).
Dati 2023 provvisori per Belgio, Francia, Germania, Slovacchia, Spagna e Portogallo.
FONTE: elaborazione Openpolis - Con i bambini su dati Eurostat
(ultimo aggiornamento: martedì 21 Ottobre 2025)