Le liste elettorali e i nuovi assessori di Milano

La distribuzione degli assessorati a Milano e il confronto con i risultati ottenuti da ciascuna lista sul totale della coalizione.

La scelta degli assessori è stata effettuata da Sala bilanciando in modo piuttosto preciso il numero di assessori assegnati a ciascuna forza politica con il risultato elettorale ottenuto. La lista Beppe Sala sindaco, ad esempio, ha ottenuto 41mila preferenze ovvero il 9,15% dei voti totali e il 16% dei voti ottenuti complessivamente dalle liste a sostegno di Sala. Di conseguenza a questa lista sono stati attribuiti 2 assessori su 12, ovvero il 16,7%. Europa verde e I riformisti hanno ottenuto rispettivamente il 9 e il 7% dei voti della coalizione e a ciascuno è stato attribuito un assessore (8,3% degli assessori). Usando questo criterio è il Partito democratico (Pd) ad aver perso qualcosa. Con 6 componenti di giunta infatti il Pd detiene il 50% degli assessori contro il 59,4% dei voti ottenuti rispetto alla coalizione. Con un assessore in più il Pd avrebbe avuto la maggioranza in giunta (7 su 13 contando il sindaco). Quanto alle altre liste della coalizione nessuna ha superato il 2% e complessivamente hanno ottenuto l’8,5% dei voti di coalizione. Sala ha quindi ritenuto di non attribuirgli posti in giunta lasciando in questo modo spazio a 2 assessori considerati tecnici. Si può dire quindi dire che è a un tecnico che il Pd ha dovuto lasciare il posto che sarebbe potuto essere del suo settimo assessore.

Al contrario di quanto previsto per il governo nazionale, nei comuni il sindaco può conferire (Art. 47 Tuel) o revocare (Art. 46) gli incarichi di assessore e vicesindaco a sua discrezione e senza bisogno di dimettersi.

FONTE: Openpolis e Eligendo
(ultimo aggiornamento: lunedì 11 Ottobre 2021)

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