La lunga marcia di avvicinamento verso l’obiettivo Ue sugli abbandoni

Andamento delle regioni verso la riduzione dell'abbandono e l'aumento degli adulti diplomati

Nel 2004, a fronte di una media nazionale del 23%, 3 regioni (Sicilia, Puglia e Sardegna) e la provincia autonoma di Bolzano superavano il 30%. La Campania, poco sotto, si attestava sopra il 28%. A distanza di 15 anni, hanno tutte migliorato la propria posizione, ma con ritmi differenti.

A Bolzano gli abbandoni sono diminuiti di quasi 20 punti, dal 30,5% all’11,6%, un dato ormai sotto la media nazionale e quasi in linea con gli obiettivi europei. In Sicilia la quota di abbandoni è scesa di 8 punti, portando il livello di abbandoni precoci attorno al 22%. Puglia, Sardegna e Campania sono tra le regioni che hanno avuto i maggiori cali (oltre 12 punti in meno nel caso di Puglia e Sardegna, un dato secondo solo a quello di Bolzano). Ciononostante, partendo da livelli molto elevati, restano ancora rispettivamente la terza, la quarta e la quinta regione con più abbandoni.

Ogni bolla è una regione italiana. Il grafico mostra l’andamento nel tempo (2004-19) di due indicatori fondamentali per monitorare il livello di istruzione nella società: la percentuale di adulti diplomati (asse orizzontale) e quella di abbandoni precoci tra i giovani (asse verticale). Su quest’ultimo indicatore, l’obiettivo europeo è ridurre al di sotto del 10% i giovani tra 18 e 24 anni senza diploma.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat (Bes)
(ultimo aggiornamento: giovedì 18 Giugno 2020)

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