La durata in carica dei commissari straordinari delle aziende sanitarie

I mesi in carica dei commissari straordinari di aziende sanitarie (Asl) o ospedaliere (Ao) italiane al netto di quelle calabresi

Se si escludono le aziende sanitarie e ospedaliere calabresi, a parte il caso dell’azienda sanitaria provinciale di Messina, le ragioni dei commissariamenti delle altre aziende non risultano particolarmente problematiche. Queste infatti sono perlopiù legate a questioni di carattere burocratico amministrativo. Tuttavia qualche perplessità può derivare dalla lunghezza dei commissariamenti. Stupisce infatti che dei commissari nominati per fare le veci del direttore generale in attesa della sua nomina, siano in carica da quasi 2 anni.

Il direttore generale è l’organo monocratico di rappresentanza legale e di governo sia delle aziende sanitarie locali che delle aziende ospedaliere. Talvolta tuttavia il direttore generale può essere rimosso prima del tempo oppure può dimettersi per ragioni proprie. In questi casi norme nazionali o regionali stabiliscono la possibilità che al suo posto la regione nomini, in via temporanea, un commissario straordinario.

Non sono considerate le aziende sanitarie calabresi visto che queste sono tutte commissariate in applicazione del decreto Calabria. In questo caso dunque i commissari straordinari non sono in carica in attesa della nomina di un direttore generale.

FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: venerdì 6 Maggio 2022)

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