Il 37% delle leggi approvate nell’attuale legislatura sono conversioni di decreti

Le leggi approvate nelle ultime 7 legislature suddivise per tipo (1996-2025)

Le leggi approvate nell’attuale legislatura finora sono 211. Tra queste, 85 sono di natura ordinaria, 78 conversioni di decreti legge, 40 ratifiche di trattati internazionali, 7 legate al bilancio dello stato e 1 costituzionale. La quota conversioni è stata quindi pari al 37% circa di tutte le leggi approvate. Si tratta del valore più alto in assoluto nel periodo compreso tra il 1996 e il 2025. Il secondo valore più elevato è quello della XVIII legislatura con il 33,3% (105 conversioni a fronte di 315 leggi totali) mentre il terzo è quello della XIV legislatura con il 29,2% (200 conversioni a fronte di 686 leggi totali). Indubbiamente quindi negli ultimi anni c’è stata una tendenza all’aumento della frequenza con cui gli esecutivi hanno fatto ricorso allo strumento del decreto legge. Una dinamica certamente influenzata anche dall’emergenza pandemica e che tuttavia, a distanza di oltre 3 anni ormai dalla fine dello stato di emergenza sembra rimanere stabile. D’altronde si potrebbe anche osservare che la quota di leggi ordinarie approvate nel corso dell’attuale legislatura sia anche superiore rispetto a quelle di conversione. Nel periodo considerato non è sempre stato così. Nella XIV, XV e XVIII legislatura infatti la percentuale di leggi di conversione è stata addirittura superiore a quella delle leggi ordinarie. Da questo punto di vista però possiamo osservare come i temi più rilevanti nel dibattito pubblico, o anche politicamente controversi, vegano ormai regolarmente affrontati tramite Dl, mentre alle misure di natura ordinaria si lasciano campi di intervento meno rilevanti. Per fare qualche esempio, dall’inizio dell’anno sono stati già convertiti 15 decreti. Con questi atti il governo è intervenuto si diversi aspetti particolarmente rilevanti. Tra questi possiamo citare almeno due decreti che si sono occupati di Pnrr, oltre che di altre materie. Si tratta dei decreti 1/2025 e 45/2025. Troviamo poi un intervento volto a contrastare il caro bollette, uno riguardante il caso dei centri per migranti costruiti in Albania, uno riguardante la revisione delle norme circa l’ottenimento della cittadinanza italiana, fino ad arrivare al tanto contestato decreto sicurezza. Le leggi di altra natura approvate nello stesso periodo sono state quasi il doppio (29) ma raramente si sono occupate di temi politicamente rilevanti o comunque di interventi strategici per il paese. Certo, non mancano delle eccezioni. Da questo punto di vista possiamo citare ad esempio la legge quadro in materia di ricostruzioni post-calamità, la modifica delle norme in tema di intercettazioni, la cosiddetta legge Morandi che prevede benefici in favore delle vittime di crolli di infrastrutture (testo che peraltro il presidente della repubblica ha invitato a rivedere) e le disposizioni per la partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese. Si tratta però, come detto, di eccezioni rispetto alla norma. Più spesso le leggi ordinarie approvate hanno riguardato temi non particolarmente incisivi. Oltre a 5 ratifiche di trattati internazionali, altri temi oggetto di intervento normativo sono stati, tra gli altri, l’istituzione del Parco ambientale per lo sviluppo sostenibile della laguna di Orbetello, la promozione della pratica sportiva nelle scuole e istituzione dei nuovi giochi della gioventù, l’abrogazione di norme pre-repubblicane, l’introduzione di norme in materia di competizioni sportive su strada e l’adozione di disposizioni per la promozione delle manifestazioni in abiti storici. Di diverso tenore invece le due leggi delega approvate nel periodo considerato che però di fatto restituiscono al governo il potere di normare attraverso decreto legge. I temi trattati in questo caso sono il superamento del numero chiuso per quanto riguarda i corsi di laurea in discipline sanitarie e la riforma organica dei mercati dei capitali. 

Nel grafico le ratifiche di trattati internazionali, anche se di fatto leggi ordinarie, sono conteggiate a parte in quanto norme molto particolari. Vengono infatti spesso approvate in blocco, con maggioranze trasversali e senza grandi dibattiti. Si noti che sono stati approvati definitivamente nell’attuale legislatura anche due decreti legge che in realtà erano stati emanati dal governo Draghi. 

FONTE: elaborazione Openpolis su dati Openparlamento e senato.
(consultati: mercoledì 11 Giugno 2025)

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