Un elemento che salta subito all’occhio è che tutte le province mostrano una variazione percentuale negativa.
Guardando le province che si posizionano meglio, ovvero quelle con le diminuzioni percentuali meno accentuate, troviamo Parma (-1,1%), Bolzano (-1,2%) e Piacenza (-1,6%). Seguono Bologna (-3,4%), Pavia (-3,9%) e Ragusa (-4,3%). È evidente come queste province si trovino prevalentemente nel nord Italia, in particolare in Emilia-Romagna. Questo dato suggerisce una maggiore resilienza demografica in queste aree, sebbene il calo sia comunque presente.
All’estremità opposta della classifica, emergono scenari decisamente più critici. Le province che prevedono la contrazione più severa nella popolazione 10-19 anni sono Caltanissetta (-18,6%), Enna (-18,1%), Nuoro (-17,2%), Barletta-Andria-Trani (-17,0%) e Taranto (-15,8%); seguite da una serie di province quasi interamente situate nel sud Italia e nelle isole.
La previsione relativa alla popolazione è stata effettuata nell’ambito delle statistiche sperimentali di Istat, sulla base dello scenario mediano. Le previsioni sono formulate tenendo come base il numero di residenti al 1° gennaio 2023.
FONTE: elaborazione Openpolis - Con i Bambini su dati Istat (statistiche sperimentali)
(pubblicati: lunedì 29 Luglio 2024)