Come cambiano le indennità dei sindaci italiani

La legge di bilancio per il 2022 ha aumentato considerevolmente le indennità previste per i sindaci arrivando, in alcune classi di comuni, anche a raddoppiarle

La legge di bilancio 2022 ha aumentato considerevolmente le indennità percepite dai sindaci, che in alcuni casi sono cresciute di una volta e mezzo (ad esempio nei capoluoghi di provincia fino a 50mila abitanti). Questo incremento è invece più modesto per i piccoli comuni (+33% per quelli fino a 3mila abitanti). Dunque visto che proprio i piccoli comuni sono la maggior parte, in media la crescita percentuale delle indennità si assesta poco sotto il 50%.  Il criterio appare in effetti piuttosto lineare considerando da un lato la popolosità del comune e dall’altro le sue funzioni amministrative, che derivano dall’essere o meno una città metropolitana o un capoluogo di regione o di provincia. Le quote individuate tuttavia lasciano in alcuni casi delle perplessità. La più evidente riguarda il confronto tra città capoluogo di provincia con popolazione inferiore a 50mila abitanti e quelle che, pur non essendo capoluogo, hanno una popolazione superiore ai 100mila abitanti. Ad ogni modo si tratta di un caso molto raro. Ad oggi infatti l’unica città non capoluogo di provincia a superare i 100mila abitanti è Giugliano in Campania.

Prima dell’approvazione dell’ultima legge di bilancio le indennità percepite dai sindaci e degli altri amministratori comunali erano regolate da un decreto del ministero dell’interno del 2000. La nuova norma (l.234/2021, articolo 1 comma 583) prevede, per i comuni delle regioni a statuto ordinario, che l’indennità lorda del sindaco sia parametrata a quella del presidente di regione, in proporzione al numero di residenti ma anche alle funzioni ricoperte dal comune. Ovvero se si tratta di città metropolitane, capoluoghi di regione o di provincia. Così mentre quella dei sindaci metropolitani è integralmente equiparata a quella dei presidenti di regione (13.800 euro lordi al mese), l’indennità attribuita ai sindaci di capoluoghi di regione è pari all’80% e via via a calare fino al 16% dei primi cittadini di comuni fino a 3mila abitanti.

FONTE: elaborazione opnepolis su legge di bilancio 2022
(ultimo aggiornamento: mercoledì 11 Maggio 2022)

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