La formazione dei lavoratori è strategica anche nei comuni Bilanci dei comuni

Le competenze sono un aspetto importante non soltanto per migliorare l’ente ma anche per il lavoratore stesso. Un aspetto che non va sottovalutato anche alla luce dei bandi a cui i comuni possono partecipare.

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Il funzionamento della macchina amministrativa è molto complesso, dall’assetto organizzativo alle risorse disponibili fino all’attitudine di chi dirige gli uffici o vi lavora quotidianamente. In questo scenario, fornire continue opportunità di aggiornamento e predisporre un ambiente sicuro in cui lavorare è cruciale per l’efficienza delle amministrazioni.

Poter incrementare le proprie competenze è importante non soltanto per migliorare la qualità del proprio lavoro. Un’amministrazione efficace è uno strumento importante per l’implementazione di politiche pubbliche che contrastino divari economici e sociali. All’interno di un comune sono numerose le competenze richieste per garantire tutte queste operazioni ed è questo un tema che spesso entra all’interno del dibattito.

Abbiamo già analizzato in passato le qualifiche degli occupati negli enti locali, comprendendo quindi sia i comuni che le province. La maggior parte della forza lavoro è composta da chi ha almeno il diploma superiore.

53% l’incidenza di chi ha almeno un diploma superiore tra i lavoratori negli enti locali (Istat, 2020).

Poter essere sempre aggiornati è importante anche per l’accesso a determinate opportunità, come nel caso dei fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Spesso, gli enti attuatori sono proprio le amministrazioni che hanno il compito di presentare dei progetti coerenti con le linee guida dei bandi. Non è sempre un compito facile, soprattutto per le realtà più piccole.

La spesa dei comuni per le risorse umane

Queste uscite sono comprese all’interno della prima missione del bilancio comunale, chiamata “Servizi istituzionali, generali e di gestione“.

In questa voce si possono trovare tutte le spese dedicate all’amministrazione e al funzionamento delle politiche generali del personale dell’ente: attività di formazione, aggiornamenti del personale ma anche le uscite adibite all’assunzione dei lavoratori.

Sono compresi anche gli importi per la programmazione della dotazione organica, per l’organizzazione del personale e per l’analisi dei fabbisogni, oltre che per la gestione della contrattazione collettiva decentrata integrativa e delle relazioni con le organizzazioni sindacali. Infine, è qui che vengono inserite le spese relative alle attività legate alla sicurezza sul lavoro.

Non sono considerati gli stipendi del personale che sono inseriti all’interno delle specifiche voci di bilancio a seconda dell’ambito in cui opera il lavoratore.

I dati mostrano la spesa per cassa per le risorse umane. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Le uscite di una missione o di un programma possono essere relative a più assessorati. Tra le città italiane con più di 200mila abitanti non sono disponibili i dati di Palermo perché alla data di pubblicazione non risulta accessibile il bilancio consuntivo 2021.

FONTE: openbilanci – consuntivi 2021
(consultati: lunedì 19 Giugno 2023)

A spendere di più tra le grandi città è Milano, che riporta 101,56 euro pro capite di uscite. Quasi il doppio rispetto alla seconda (Firenze , 59,5). Seguono Napoli (55,83) e Genova (55,29). Spese minori a Bari (11,21), Verona (6,41) e Messina che non registra uscite in questa voce di spesa.

I dati mostrano la spesa per cassa per le risorse umane. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Le uscite di una missione o di un programma possono essere relative a più assessorati. Tra le città italiane con popolazione superiore a 200mila abitanti, sono state considerate le 5 che hanno speso di più per la voce considerata nel 2021.

FONTE: openbilanci – consuntivi 2016-2020
(consultati: lunedì 19 Giugno 2023)

Andando ad analizzare gli andamenti, si può notare come Milano riporta un incremento di spesa particolare tra il 2018 (36,32 euro pro capite) e il 2019 (87,40), un aumento circa del 140%. Napoli era la città che spendeva di più tra il 2016 e il 2018 mentre il capoluogo lombardo registra più uscite tra il 2019 e il 2021. A Milano anche l’incremento di spesa maggiore tra il 2016 e il 2021 (176,36%) a cui fanno seguito Genova (32,13%) e Venezia (11,56%). Cali invece a Firenze (-5,68%) e Napoli (-33,82%).

Andando invece a vedere il dato nazionale, i comuni spendono mediamente 11,95 euro a persona. A riportare le uscite maggiori sono le amministrazioni valdostane (45,89), friulane e giuliane (38,49), e liguri (22,89). I comuni che mediamente spendono di meno si trovano invece tutti in regioni del sud. Ad eccezione delle amministrazioni sarde, in nessuna regione si supera il valore medio degli 8 euro pro capite. Le spese minori si registrano in Puglia (6 euro pro capite), Basilicata (5,86) e Calabria (5,42).

Per sapere quanto viene speso nel tuo territorio, clicca sulla casella Cerca… e digita il nome del tuo comune. Puoi cambiare l’ordine della tabella cliccando sull’intestazione delle colonne.

I dati mostrano la spesa per cassa per le risorse umane. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Le uscite di una missione o di un programma possono essere relative a più assessorati.

FONTE: openbilanci – consuntivi 2021
(consultati: lunedì 19 Giugno 2023)

Tra le amministrazioni italiane, quella che spende di più per questa voce di spesa è Sauze di Cesana, in provincia di Torino, con 676,66 euro pro capite. Seguono Sauris (Udine, 636,81), Accumuli (Rieti, 627,82) e Massello (Torino, 595,01).

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I contenuti di questa rubrica sono realizzati a partire da Openbilanci, la nostra piattaforma online sui bilanci comunali. Ogni anno i comuni inviano i propri bilanci alla Ragioneria Generale dello Stato, che mette a disposizione i dati nella Banca dati amministrazioni pubbliche (Bdap). Noi estraiamo i dati, li elaboriamo e li rendiamo disponibili sulla piattaforma. I dati possono essere liberamente navigati, scaricati e utilizzati per analisi, finalizzate al data journalism o alla consultazione. Attraverso openbilanci svolgiamo un’attività di monitoraggio civico dei dati, con l’obiettivo di verificare anche il lavoro di redazione dei bilanci da parte delle amministrazioni. Lo scopo è aumentare la conoscenza sulla gestione delle risorse pubbliche.

Foto: M ACCELERATORlicenza

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