Il ruolo dei comuni nella promozione del turismo sul territorio Bilanci dei comuni

Nel 2017 il turismo ha generato il 13% del pil nazionale. Vediamo quanto hanno speso le amministrazioni locali per sostenere questo settore.

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Il turismo è un settore fondamentale per l’economia italiana. Dalle città d’arte alle località montane e marittime, ogni anno il nostro paese ospita milioni di visitatori da tutto il mondo. Una risorsa che, secondo il rapporto CNR, nel 2017 ha generato il 13% del pil.

Oltre al peso nell’economia nazionale, il turismo costituisce una fonte di guadagno sostanziale anche per le economie locali. In questo senso, è interessante osservare come la presenza di visitatori si distribuisce sul territorio, a livello comunale.

Istat misura il flusso di turisti in Italia attraverso le presenze, cioè il numero di notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi (alberghieri ed extra-alberghieri).

FONTE: elaborazione openpolis - dati Istat
(ultimo aggiornamento: domenica 31 Dicembre 2017)

Oltre alle grandi città, i comuni che hanno registrato il maggior numero di presenze sono quelli della riviera veneta e della riviera romagnola. Da notare che solo 7 su 50 appartengono all'area sud del paese e nessuno di questi occupa i primi posti in classifica.

La spesa per turismo nei bilanci comunali

La capacità di attrarre visitatori sul proprio territorio dipende da numerosi fattori. Dalla presenza di siti di interesse storico in una determinata città, alle strutture ricettive presenti sul territorio o alla collocazione geografica di un comune rispetto al mare. Tra questi, anche le amministrazioni locali hanno un ruolo. Possono infatti destinare parte del bilancio comunale alle spese per il turismo. Queste comprendono tutte le attività di programmazione, promozione e sviluppo. Dall'organizzazione di manifestazioni e iniziative turistiche, ai contributi che i comuni forniscono agli enti che operano nel settore.

Abbiamo concentrato la nostra analisi sulle grandi città, cioè quelle con più di 200.000 abitanti e abbiamo osservato la spesa pro capite di queste amministrazioni per il turismo. È da tenere presente che spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa di questo settore.

I dati mostrano la spesa per cassa riportata nell’apposita voce di bilancio. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa.

FONTE: bilanci consuntivi 2017 - openbilanci
(ultimo aggiornamento: domenica 31 Dicembre 2017)

Tra le grandi città d'Italia, quelle ad aver speso meno sono quelle del sud: Palermo, Napoli e Messina. Si distingue Bari che, insieme a Venezia e Bologna, occupa i primi posti della classifica, con un ampio distacco rispetto a tutte le altre.

Il dato sulla spesa per il turismo di Bologna potrebbe essere, in una certa misura, collegato a quanto visto in precedenza nella mappa sulle presenze di turisti. Il capoluogo emiliano risultava infatti al 18esimo posto per numero di presenze nel 2017. Sempre in Emilia Romagna, anche i comuni della riviera emergevano nella mappa per flussi turistici. Abbiamo considerato la spesa per turismo di tutte le amministrazioni locali della regione, per verificare se anche nel caso della riviera, come per il capoluogo, ci sia ricorrenza tra un elevato numero di presenze e un alto livello di spesa.

FONTE: bilanci consuntivi 2017 - openbilanci
(ultimo aggiornamento: domenica 31 Dicembre 2017)

Oltre alle città di Bologna e Parma, le amministrazioni locali nella riviera romagnola emergono per i maggiori livelli di spesa per turismo, guidati da Riccione e Ravenna. Questo sembra confermare una ricorrenza tra i comuni che ospitano più visitatori e quelli con spese più alte per il turismo. Questa relazione potrebbe strutturarsi in entrambe le direzioni. Da una parte, i centri che attirano più turisti hanno bisogno di investire maggiormente in servizi e strutture per accoglierli; dall'altra, le amministrazioni possono decidere di spendere per il turismo allo scopo di migliorare il servizio e riuscire così ad attirare un maggior numero di visitatori.

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I contenuti di questa rubrica sono realizzati a partire da openbilanci, la nostra piattaforma online sui bilanci comunali. Ogni anno, i comuni inviano i propri bilanci alla direzione centrale della finanza locale del ministero dell'interno, che li pubblica. Noi estraiamo i dati, li elaboriamo aggregandoli in voci di entrata e di spesa, e li rendiamo disponibili sulla piattaforma. I dati di openbilanci possono essere liberamente scaricati e utilizzati per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. Lo scopo è aumentare la conoscenza sulla gestione delle risorse pubbliche.

 

Foto credit: Flickr Guido Andolfato - Licenza

 

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