Come monitorare e proteggere la biodiversità in Europa Ambiente
La varietà delle specie animali e vegetali garantisce l’equilibrio dei diversi ambienti e territori, con grandi vantaggi per la vita dell’uomo e per le sue attività. Per questi motivi la rete Natura 2000, istituita dall’Ue, ha il compito di individuare le aree protette in tutti gli stati membri e invitare le istituzioni nazionali a prendersene cura.
venerdì 23 Ottobre 2020 | Ecologia e innovazione, Italie a confronto
Per biodiversità si intende la varietà di specie animali e vegetali che convivono in equilibrio in uno stesso ambiente, inteso come un unico ecosistema. Da un’area agricola a una foresta, da uno stagno a un lago.
La presenza di diverse specie animali e vegetali rafforza qualsiasi ecosistema, lo mantiene stabile e più resistente a disastri naturali. Ed è fonte di beni e di servizi da cui anche l’uomo trae grande vantaggio. L’agricoltura ad esempio, che si basa proprio sulla biodiversità vegetale.
La biodiversità fornisce nutrimento (vegetali e animali), fibre per tessuti (cotone, lana, ecc.), materie prime per la produzione di energia (legno e minerali fossili) ed è la base per i medicinali. La perdita e l’impoverimento della biodiversità ha impatti pesanti sull’economia e sulle società, riducendo la disponibilità di risorse alimentari, energetiche e medicinali.
Natura 2000 è una rete di aree protette che si estende sulle superfici di terra e di mare di tutti gli stati membri dell’Ue. È lo strumento messo in atto dall’Unione nel 1992 per tutelare la biodiversità, proteggendo rari habitat naturali e siti in cui vivono specie animali minacciate.
Le attività umane non sono escluse dai siti protetti da Natura 2000, tant’è che molte di queste aree sono di proprietà privata. È poi compito degli stati membri garantire che i siti siano gestiti in modo sostenibile, sia dal punto di vista ecologico che da quello ambientale.
The approach to conservation and sustainable use of the Natura 2000 areas is much wider, largely centered on people working with nature rather than against it.
L’approccio alla conservazione e all’uso sostenibile delle aree di Natura 2000 è ampiamente centrato sul lavoro delle persone con la natura, invece che contro di essa.
In Europa e in Italia
Il 18% di tutto il territorio dell’Unione Europea è considerato area protetta da Natura 2000 e quindi tutelata per la propria biodiversità.
Una percentuale che interessa in misura ampiamente diversa ogni stato stato membro.
Più del 30% del territorio protetto in Slovenia, Croazia e Bulgaria
Percentuale di superficie terrestre considerata area protetta da Natura 2000, nei paesi Ue (2019)
FONTE: elaborazione openpolis su dati Eurostat
(ultimo aggiornamento: venerdì 24 Aprile 2020)
8% il territorio tutelato da Natura 2000 in Danimarca, la percentuale più bassa in Ue.
Le quote più alte si registrano in paesi dell'est e del sud Europa, mentre gli stati del nord presentano perlopiù percentuali inferiori alla media Ue (18%). La quota nel nostro paese è invece in linea con il dato europeo, dove il 18% della superficie terrestre è considerata area protetta per la tutela della biodiversità.
Ma quali sono le regioni italiane dove si concentrano maggiormente questi siti? Abbiamo osservato le percentuali in ogni regione, distinguendo tra area protetta sulla superficie terreste e sulla superficie marina.
Più siti protetti in Abruzzo, meno in Emilia-Romagna
Percentuale di superficie terrestre e marina considerata area protetta da Natura 2000, nelle regioni italiane
FONTE: elaborazione openpolis su dati Mattm
(ultimo aggiornamento: giovedì 30 Aprile 2020)
Il 35,87% della superficie terrestre che costituisce il territorio abruzzese è considerato area protetta. Seguono la Valle d'Aosta (30,34%), la provincia autonoma di Trento (28,39%) e la Campania (27,45%).
La Toscana ha la maggior quota di superficie marina protetta.
A quota 27,07%, la Toscana ha più siti marini tutelati rispetto alle altre regioni. A distanza seguono la Sardegna (18,29%) e la Sicilia (17,23%).
Gli alti territori costieri hanno tutti meno del 10% della superficie marina protetta, fino al Molise che presenta una quota dello 0%.
Un approfondimento comunale
Data l'importanza del tema, è necessario monitorare in modo più approfondito i territori che rientrano nella rete di protezione di Natura 2000. In questo senso, Istat mette a disposizione le informazioni sulla presenza o assenza di siti protetti in tutti i comuni italiani.
Il 45% dei comuni ha almeno un sito protetto sul proprio territorio
Presenza o assenza di siti protetti da Natura 2000, nei comuni italiani (2016)
FONTE: elaborazione openpolis su dati Istat
(ultimo aggiornamento: lunedì 1 Gennaio 2018)
Considerando le città più popolose del paese, solo Milano è priva di siti protetti, al contrario di Roma, Napoli, Torino e Palermo.
Più in generale, i comuni che registrano sul proprio territorio la presenza di aree tutelate, si concentrano in particolare nel centro-sud del paese.
Ci sono siti protetti da Natura 2000 nel tuo comune?
Presenza o assenza di siti protetti da Natura 2000 nei comuni italiani (2016)
Per sapere la percentuale di raccolta differenziata nel tuo comune, clicca sulla casella Cerca… e digita il nome del tuo comune. Puoi cambiare l’ordine della tabella cliccando sull’intestazione delle colonne.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Istat
(ultimo aggiornamento: lunedì 1 Gennaio 2018)
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