Come interverrà il Pnrr sulla sanità territoriale in Veneto Il focus regionale

In ambito sanitario, il Pnrr ha l’obiettivo di ridurre i divari tra i territori. Approfondiamo la situazione in Veneto per quanto riguarda case della comunità e ospedali di comunità, i due principali presidi della sanità territoriale.

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Anche in Veneto si assisterà nei prossimi anni al progressivo invecchiamento della popolazione, con il conseguente aumento dell’incidenza delle malattie croniche.

Si prevede che nel 2050 i veneti con almeno 65 anni saranno il 35% della popolazione, a fronte del 23,5% attuale.

Per questo motivo, la sanità territoriale nella regione, così come quella del paese, è destinata ad attraversare una profonda ristrutturazione, mediante i fondi del Pnrr.

Dall’istituzione di case della comunità – luoghi di prossimità a cui i cittadini possono accedere per l’assistenza primaria – a quella di ospedali di comunità – piccole strutture (20 posti letto) per consentire un’accoglienza intermedia tra il ricovero a casa e quello in ospedale.

Per questi due investimenti al Veneto sono destinati circa 209,3 milioni di euro, su 3 miliardi complessivi. Nello specifico, 135,4 milioni di euro andranno alla creazione di 95 case della comunità, tutte classificate come hub – quelle principali che erogano servizi di assistenza primaria, attività specialistiche e di diagnostica di base.

FONTE: elaborazione openpolis – Cittadinanzattiva su dati Cis regionali
(pubblicati: venerdì 24 Giugno 2022)

Per quanto riguarda gli ospedali di comunità sono 35 quelli previsti in Veneto, per un importo complessivo dal Pnrr di quasi 73,9 milioni di euro. Per gran parte di queste strutture, pari all’80% del totale, sono previsti progetti di ristrutturazione.

FONTE: elaborazione openpolis – Cittadinanzattiva su dati Cis regionali
(pubblicati: venerdì 24 Giugno 2022)

A seguito di questi interventi nella regione è prevista la realizzazione di 1,95 case della comunità e 0,72 ospedali della comunità ogni 100.000 abitanti. Nelle aree interne il rapporto salirà, per entrambi i tipi di presidi, a oltre 2 strutture ogni 100mila residenti.

FONTE: elaborazione openpolis – Cittadinanzattiva su dati Cis regionali
(pubblicati: venerdì 24 Giugno 2022)

Anche nei territori più periferici, così come nel resto della regione, le case della comunità previste sono tutte classificate come hub, a fronte di una media nazionale del 52% di case spoke nelle aree interne.

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