Con l'ultimo aggiornamento di settembre, i progetti finanziati dal Pnrr non sono solo aumentati, com'è naturale che sia. Oltre mille interventi infatti non esistono più. Abbiamo cercato di ricostruire il quadro e di avanzare delle ipotesi.
Sappiamo che la realizzazione del piano nazionale e il conseguente rilascio di risorse da parte dell’Unione europea sono vincolati a una serie di regole precise. Nel nostro ultimo monitoraggio abbiamo individuato delle anomalie. Ne ha parlato anche Domani.
I paesi membri dovranno direttamente restituire i prestiti, cosa che non avverrà con le sovvenzioni. Ma per finanziare il Pnrr c'è stato anche il ricorso al mercato libero, con titoli che verranno ripagati dall'Unione.
Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un altro aggiornamento sui ritardi nell'attuazione del Pnrr, oltre che del piano nazionale complementare (Pnc). Dei fondi del piano parla anche La Stampa, citandoci.
Secondo l'ultima relazione sul fondo complementare, la maggior parte delle risorse è stata allocata, ma lo stato di avanzamento delle scadenze rivela gravi ritardi.
Un'iniziativa di PERIOD think tank e del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Bari. Fondazione Openpolis parteciperà per fare il punto, insieme ad altri, sull'andamento del Pnrr da una prospettiva di genere.