Rassegna stampa

In 5 anni le entrate dei partiti si sono ridotte di oltre il 60%, mentre cresce il ruolo di altri soggetti politici con livelli di trasparenza ancora inadeguati.

Secondo i regolamenti di camera e senato i parlamentari hanno il dovere di partecipare alle sedute d'aula, ma spesso questo non avviene.

Con assenza si intende sia quando il parlamentare è fisicamente assente (e non in missione) sia quando è presente ma non vota e non partecipa a determinare il numero legale nella votazione.

Su openparlamento è possibile verificare le presenze dei parlamentari in aula, oltre che il loro indice di produttività e i voti ribelli.

L’onorevole Mura non è sicuramente l’unico assenteista del nostro parlamento. Sono molti i parlamentari che si fanno eleggere e poi non partecipano ai lavori dell’aula

Andrea Mura va in parlamento una volta a settimana ma stando ai regolamenti di camera e senato i parlamentari hanno il dovere di essere presenti.

Ora che il parlamento è finalmente nel pieno dei suoi poteri sarebbe un errore interrompere il tutto per la pausa estiva.

Le recenti riforme intendevano ridurre il finanziamento pubblico e incentivare quello privato. Dopo cinque anni si sono acuiti gli squilibri del sistema, con i partiti sempre meno rilevanti e altri soggetti che acquisiscono un peso politico crescente.

La riduzione delle entrate non è dovuta unicamente al taglio del finanziamento pubblico. Anche le donazioni da privati sono diminuite in questi anni.

Dal 2017 è diventata definitiva l’abolizione dei rimborsi elettorali. I pilastri del sistema attuale sono il 2×1000 e gli incentivi fiscali sulle donazioni dai privati ai partiti.