Senato, il Ddl sul voto in condotta degli studenti approvato con soli 74 favorevoli

Le votazioni finali al senato in cui la maggioranza è stata "salvata" dalle divisioni interne alle opposizioni.

Al senato le votazioni finali in cui i disegni di legge in discussione sono stati approvati con un numero di voti favorevoli inferiore al numero totale di potenziali contrari sono stati 29. Ciò significa che, al netto delle assenze nella maggioranza (o di eventuali voti contrari e astensioni) se tutti gli esponenti che non hanno votato la fiducia al governo fossero stati presenti in aula e si fossero espressi contro il provvedimento in discussione questo sarebbe stato affossato. Questa dinamica può dipendere da diversi fattori, non ultimo la divisione che caratterizza le attuali compagini di opposizione che risiedono in parlamento. Non è raro infatti che alcuni esponenti che formalmente non fanno parte della maggioranza abbiamo votato a favore. Tra le votazioni prese in esame ciò è successo in 14 casi. Tra questi, le situazioni più significative hanno riguardato il voto sulla conversione del decreto legge riguardante la presidenza italiana del G7 e la modifica delle norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento. In entrambi questi voti ben 8 esponenti dell’opposizione si sono espressi a favore. Probabilmente in alcuni casi emerge anche la volontà dell’opposizione di non ostacolare il percorso di provvedimenti ritenuti comunque necessari. È il caso ad esempio delle 5 votazioni in cui non si sono registrati voti contrari ma solo astensioni. Rientrano in questa categoria, la conversione del decreto legge emanato dal governo a seguito dell’alluvione che colpì l’isola di Ischia nel 2022 e alcune misure riguardanti gli strumenti finanziari. A questi si aggiunge anche la conversione del decreto sui Campi Flegrei, in cui si è registrato un solo voto contrario. Al di là di questi casi particolari, ci sono state altre situazioni dove il contenuto “politico” dei provvedimenti era più marcato ma anche in questi casi le opposizioni non sono riuscite a coordinarsi per presentarsi in aula compatte e votare contro. Possiamo citare, tra gli altri, la legge di conversione del decreto flussi migratori (da non confondere con il decreto Cutro, approvato con 84 voti favorevoli), il Ddl in tema di deturpamento di beni culturali (85), conversione del decreto legge sulla governance del cosiddetto Piano Mattei (85) e la recente riforma in materia di valutazione del comportamento degli studenti (cosiddetta riforma Valditara, 74). Quest’ultima è tra l’altro la norma approvata con il più basso numero di voti favorevoli dall’inizio della legislatura. 

Nei casi presenti nel grafico in cui il numero di voti favorevoli è pari alla soglia minima richiesta, alcuni esponenti dell’opposizione hanno votato con la maggioranza. Per questo sono stati presi in considerazione per l’analisi.

FONTE: elaborazione e dati openpolis
(ultimo aggiornamento: venerdì 19 Aprile 2024)

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