L’allargamento dell’area euro

La cronologia dell'adozione della moneta unica da parte degli stati membri dell'Unione europea

La banca centrale europea è stata istituita il primo giugno del 1998, in vista dell’introduzione dell’euro. Il primo gennaio 1999 infatti la moneta unica è entrata in funzione in 11 paesi Ue, anche se solo come moneta di conto virtuale. La sua introduzione come moneta circolante invece è iniziata solo nel 2002. Nel frattempo anche la Grecia (2001) si era unita ai paesi dell’area euro, mentre negli anni successivi si sono aggiunti altri 7 paesi. Nel 2023 infine si è unita anche la Croazia, diventando il 20° paese ad adottare la moneta unica. Nonostante in teoria tutti gli stati Ue debbano adottare l’euro (a eccezione della Danimarca) sono diversi i paesi che, pur essendo entrati nell’Ue da diversi anni, non hanno ancora adottato la moneta unica. Infatti mentre la Croazia è entrata nella moneta unica quest’anno, pur essendo un paese membro Ue solo dal 2013, lo stesso non hanno fatto Bulgaria e Romania che pure sono paesi Ue dal 2007. Ancora più tempo è trascorso dal 2004 quando sono diventati paesi Ue Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria. Ma il caso in assoluto più eclatante è quello della Svezia che è parte dalla famiglia europea da 28 anni (1995) ma ancora non ha adottato la moneta unica.

A partire dal 1997 (regolamento 1103/97) l’adozione della moneta unica per i nuovi stati membri dell’Unione europea (Ue) è obbligatori. A parte la Danimarca (e il Regno unito che però è uscito dall’Unione nel 2020), che a suo tempo stipulò con l’Ue una clausola di esenzione (opt-out) dunque tutti gli stati Ue dovrebbero adottare l’euro una volta raggiunti una serie di parametri previsti dal trattato di Maastricht.

FONTE: elaborazione openpolis su dati banca centrale europea
(ultimo aggiornamento: giovedì 12 Ottobre 2023)

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