I seggi elettorali previsti dal rosatellum regione per regione

La legge elettorale rosatellum prevede che sia alla camera che al senato 3/8 dei seggi sono attribuiti con il sistema maggioritario uninominale e i rimanenti con il sistema proporzionale

L’attuale disciplina elettorale prevede un sistema misto uninominale e proporzionale sia alla camera che al senato. Infatti 3/8 dei voti sono attribuiti con sistema maggioritario uninominale mentre i restanti con sistema proporzionale. La regione Valle d’Aosta fa eccezione, infatti qui è prevista solo l’elezione di un deputato e un senatore con sistema uninominale. Alla camera però la ripartizione avviene prima su base nazionale e poi nelle 28 circoscrizioni regionali o infraregionali previste. Al senato invece la ripartizione è su base regionale, e le circoscrizioni sono quindi 20. Infine bisogna considerare che da questo sistema sono esclusi i 4 senatori e 8 deputati eletti nella circoscrizione estero con una specifica disciplina proporzionale.

In Italia le norme che disciplinano le elezioni parlamentari sono contenute in due testi unici, uno per la camera (dpr 361/1957) e uno per il senato (dpr 533/1993). Di solito dunque l’approvazione di una nuova legge elettorale prevede la modifica di questi due testi unici. Questo è ad esempio il caso della legge elettorale nota come rosatellum (l. 165/2017) approvata nel 2017 e poi modificata nel 2019 (l. 51/2019) e nel 2020 (l. 177 2020) per adattarla alla riduzione del numero dei parlamentari (legge costituzionale 1/2021).

FONTE: elaborazione openpolis su dati Istat
(ultimo aggiornamento: lunedì 1 Agosto 2022)

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