I giovani stranieri sono responsabili della maggior parte dei delitti contro fede pubblica e patrimonio

I delitti a carico di minori e giovani adulti entrati negli istituti penali per i minorenni, secondo la categoria e per nazionalità (2022)

Con 15 episodi su 22, gli stranieri registrano la quota maggiore di reati contro la fede pubblica (68,2%). Seguono i crimini contro il patrimonio (347 su 648). Decisamente inferiore la quota sul totale dei reati contro l’incolumità pubblica (32,4%) e contro lo stati (34,4%). Nel caso di delitti classificati come “altri”, la percentuale scende al 3,6%.

I dati sono riferiti al tipo di reato commesso e sono aggiornati al 15 giugno 2022. Il numero dei delitti è superiore al numero degli ingressi in quanto un soggetto può essere entrato nella struttura per uno o più delitti. Con delitti “contro la persona” si intende omicidio volontario (consumato o tentato), percosse, lesioni personali volontarie, rissa, deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, sequestro di persona, violenze sessuali, violenza privata e minaccia. Rientrano invece tra i delitti “contro il patrimonio” furto, rapina, estorsione, danni, appropriazione indebita e ricettazione. Sono considerati crimini contro l’incolumità pubblica il traffico di stupefacenti e il danneggiamento seguito da incendio. Mentre con reati “contro la fede pubblica” si fa riferimento alle falsità in atti, persone e monete. Tra i crimini contro lo stato si annoverano violenza, resistenza e oltraggio, e associazione di tipo mafioso. Tra i reati “contro la famiglia” rientrano i maltrattamenti e tra “altri delitti” le armi.

FONTE: elaborazione openpolis su dati del dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
(ultimo aggiornamento: mercoledì 20 Luglio 2022)

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