Dal 2008 i sindaci eletti nella Capitale hanno raccolto al massimo il voto di un romano su 3

Numero di voti raccolti dal sindaco per conseguire l'elezione (al primo turno o al ballottaggio) sul totale degli aventi diritto (1993-2021)

Tra il 1993 e il 2006 a Roma i sindaci venivano eletti (al primo turno o al ballottaggio) con circa 900mila voti, pari al 40% degli aventi diritto. Così Rutelli nel ’93 (956mila voti al secondo turno, dopo un primo con 684mila) e nel ’97 (eletto in prima battuta con 983mila preferenze), nonché Veltroni nel 2001 (871mila al ballottaggio) e nel 2006 (926mila al primo turno). Da allora tutti i sindaci successivi hanno sempre vinto al secondo turno: Alemanno (783mila voti, 33,4%), Marino (664mila, 28,2%), Raggi (770mila, 32,6%) e Gualtieri (565mila, 24%).

Nell’elaborazione sono confrontati il numero di voti raccolti dal sindaco eletto per conseguire l’elezione con il totale degli aventi diritto al voto.

Accanto all’anno di elezione sono indicati il nome del sindaco eletto e, tra parentesi, se l’elezione è avvenuta al primo o secondo turno.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Eligendo - Ministero dell'interno
(ultimo aggiornamento: martedì 19 Ottobre 2021)

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