Camera, in 34 voti finali pezzi di opposizione hanno votato a favore

Le votazioni finali alla camera in cui la maggioranza è stata "salvata" dalle divisioni interne alle opposizioni.

Alla camera complessivamente sono 49 le votazioni finali in cui il numero di favorevoli è stato inferiore alla soglia di 164. Sono infatti 163 i deputati e le deputate che non avendo votato la fiducia al governo Meloni non fanno formalmente parte della maggioranza. Ipotizzando che tutti questi esponenti fossero presenti in aula nel momento del voto e si esprimessero in maniera contraria al provvedimento in discussione la maggioranza (che a Montecitorio può comunque fare affidamento su 238 esponenti) avrebbe comunque bisogno di garantire un voto in più. Il provvedimento approvato con il numero di voti favorevoli più basso in assoluto è la recente norma che prevede l’introduzione dell’insegnamento della sicurezza nei luoghi di lavoro. In questo caso i favorevoli sono stati sono 121 ma sono stati sufficienti: in 68 infatti si sono astenuti mentre nelle file dell’opposizione gli assenti erano 92. Questo caso evidenzia come in alcuni casi la volontà dell’opposizione sia quella di non ostacolare un provvedimento ritenuto comunque necessario. In 9 occasioni infatti ad esempio non ci sono state voti contrari. Tra queste troviamo la legge delega per le politiche a favore delle persone anziane, la legge delega sul voto per gli studenti e i lavoratori fuori sede e la legge sulle politiche sociali e gli enti del terzo settore. Ci sono stati alcuni casi in cui addirittura esponenti dell’opposizione hanno fatto da stampella alla maggioranza. In 34 occasioni si rilevano infatti voti favorevoli da esponenti esterni alla coalizione di governo. In 3 occasioni gli esponenti dell’opposizione che hanno votato a favore sono stati ben 12. Si tratta della già citata legge a favore delle persone anziane, della conversione del decreto legge in materia di strumenti finanziari e della conversione del decreto legge finalizzato al potenziamento della ricostruzione nei territori del centro Italia colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016. Ci sono però altri casi in cui invece la componente “politica” del provvedimento è molto più marcata rispetto ai casi appena citati e in cui l’opposizione avrebbe potuto essere più incisiva. Tra questi possiamo citare la legge sul divieto di produzione di carne coltivata (approvata con 159 voti favorevoli, inclusi 4 provenienti dall’opposizione), la legge contro il deturpamento dei beni culturali pensata per perseguire i manifestanti per la lotta al cambiamento climatico (138 voti favorevoli), la ratifica dell’accordo Italia-Albania in materia di immigrazione (155 favorevoli) e l’istituzione della commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid (132).

Nei casi presenti nel grafico in cui il numero di voti favorevoli è pari alla soglia minima richiesta, alcuni esponenti dell’opposizione hanno votato con la maggioranza. Per questo sono stati presi in considerazione per l’analisi.

FONTE: elaborazione e dati openpolis
(ultimo aggiornamento: venerdì 19 Aprile 2024)

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