Il nostro diritto digitale alla città alla Civic Tech School
Con lo scopo di avviare una nuova cultura dei dati, ci vediamo a Torino per sviluppare il dibattito e presentare “Il nostro diritto digitale alla città”.
lunedì 20 Novembre 2017 | Cultura del dato
Perché i dati tendono a essere percepiti come oggettivi a prescindere? E perché invece non sono che una delle possibili versioni della realtà? Cosa vuol dire che le mappe sono sempre politiche?
Sono alcuni degli spunti di riflessione a partire da Il nostro diritto digitale alla città, raccolta di saggi edita in originale da Meatspacepress e tradotto in italiano da openpolis con lo scopo di avviare anche nel nostro paese riflessioni e discussioni sulla cittadinanza digitale.
L’intenzione è quella di creare occasioni di scambio di idee su come rimettere i cittadini al centro delle trasformazioni digitali in corso. Come renderli cioè partecipi del cambiamento invece che produttori passivi di dati usati solo a livello commerciale. In modo che siano le persone che ci vivono a progettare la città, servendosi dei dati che loro stessi contribuiscono a creare, spesso senza saperlo e perdendone del tutto il controllo.
Ne parliamo alla terza edizione della Civic Tech School il 25 novembre a Torino.