Come procede il bando Pnrr sui nidi Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Vai all’approfondimento L’importanza del monitoraggio sul Pnrr, il caso del bando sui nidi.

4,6 miliardi €

stanziati dal Pnrr su asili nido e scuole dell’infanzia. Una parte per finanziare progetti già in essere precedenti al Pnrr (700 milioni), un’altra per le spese di gestione (900 milioni). La quota più cospicua viene invece assegnata attraverso un nuovo bando. Tre miliardi di euro, di cui 2,4 destinati agli asili nido e i restanti 600 milioni per le scuole dell’infanzia. Vai al grafico.

264.480

nuovi posti tra asili nido e scuole dell’infanzia da realizzare entro la fine del 2025. “Mettere a terra le risorse del Pnrr” è stata una delle espressioni più usate nel dibattito pubblico degli ultimi due anni. Una formula ricorrente, usata per sintetizzare in poche battute il processo con cui i fondi europei del Next generation Eu dovranno essere trasformati in progetti, cantieri e infine opere e servizi pubblici. Ma in concreto come si passa dalle risorse ai progetti finiti? Il caso del bando sugli asili nido è paradigmatico di come l’attuazione delle politiche pubbliche sia in realtà un percorso complesso, soggetto a evoluzioni, aggiustamenti e cambiamenti quasi quotidiani. Consulta OpenPNRR.

12

step procedurali previsti. Per arrivare all’obiettivo di oltre 260mila nuovi posti, sono 12 gli step procedurali previsti: dall’indizione del bando con la partecipazione dei comuni all’approvazione delle graduatorie, seguita dagli accordi in convenzione con gli enti locali, fino alla progettazione e aggiudicazione dei lavori. Questi passaggi non sono lineari: per il bando sui nidi ad esempio è stato necessario riaprire il bando più volte per aumentare la partecipazione degli enti. Ciò ha consentito di rispettare la quota iniziale del 55% dei fondi previsti per il sud, ma come rilevato in una recente delibera della Corte dei conti ha anche fatto slittare le scadenze interne. Vai all’approfondimento. 

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gli aggiornamenti pubblicati per le graduatorie dei bandi sui nidi. La pubblicazione nelle scorse settimane di un aggiornamento delle graduatorie mostra come il processo sia ancora in evoluzione. Nelle graduatorie pubblicate in agosto la maggioranza dei progetti per gli asili nido e poli d’infanzia risultava ammessa con riserva. Al netto degli interventi esclusi dal finanziamento, gli ammessi erano 710, mentre le riserve 1.148. Le nuove graduatorie hanno sciolto oltre il 70% delle riserve, anche se restano comunque ancora 294 gli interventi con la dicitura “riserva”. A conferma che l’iter non è ancora concluso, nelle graduatorie viene specificato che “ulteriori verifiche sull’ammissibilità potranno essere svolte prima della sottoscrizione dell’accordo di concessione”. Del resto, anche questo aggiornamento modifica sensibilmente gli importi rispetto a quanto previsto negli allegati diffusi ad agosto. Per l’81,5% dei progetti l’importo resta invariato, mentre per oltre il 18% dei progetti sui nidi l’importo è cambiato rispetto a quanto indicato nelle prime graduatorie. Vai alla mappa.

30 giorni

assegnati dalla Corte dei conti alla fine di novembre al ministero per pubblicare l’elenco aggiornato dei progetti con distinzione dei posti per fascia d’età e livello di progettazione. Una scadenza importante perché alla mancata comunicazione nel termine assegnato, il collegio ha già fatto presente che attribuirà il significato di mancata adozione di ogni misura. Questo ci ricorda quanto sia importante disporre di strumenti per monitorare in modo tempestivo l’attuazione del Pnrr, non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per il cittadino comune. Vai alla deliberazione.

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