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Dichiarazione di Francesco FERRANTE

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Il nucleare non conviene

  • (02 novembre 2010) - fonte: bresciaincontriamoci.blogspot.com - inserita il 02 novembre 2010 da 14114
    Il nucleare non conviene. Con buona pace di chi si affanna – governo Berlusconi ed Enel innanzi a tutti – a cercare di dimostrare il contrario. Su queste pagine anche Umberto Minopoli usava alcuni dati (per la verità senza citarne la fonte) per cercare di spiegare al Pd che sbaglierebbe nell’opporsi al ritorno del nucleare nel nostro paese. Facciamo pure finta che non esistano i problemi di sicurezza o quelli relativi allo smaltimento delle scorie tuttora irrisolti dalla tecnologia nucleare che abbiamo a disposizione e prendiamo sul serio la necessità non più eludibile di affrontare l’alto costo dell’energia che nel nostro paese sostengono cittadini e imprese. La domanda è: il nucleare contribuirebbe a ridurre la bolletta elettrica? È più conveniente produrre energia elettrica con il nucleare piuttosto che con i fossili o ricorrendo alle energie rinnovabili? Per rispondere ci torna molto utile lo studio comparato che ha reso noto di recente la Fondazione per lo Sviluppo sostenibile presieduta da Edo Ronchi. I dati principali: l’Ufficio del Budget del Congresso Usa stima che per il nucleare il costo sia 73 $/mwh, per il gas solo 58, e per il carbone 56; per la House of the Lords britannica il nucleare costi 90 $/mwh, il 10% in più di gas e carbone; per il Massachussets Institute of Technology 84 $/mwh nucleare, contro i circa 60 di gas e carbone. Come tutte le previsioni le cifre non sono coincidenti ma tutte concordi nel ritenere il nucleare più costoso. Persino la stessa Agenzia per l’energia nucleare dell’Ocse è costretta ad ammettere che, se si considera il costo del capitale investito nelle nuove centrali nucleari al 10% (la stima più credibile), il costo per mwh del nucleare sarebbe maggiore delle stime che la stessa Agenzia prevede per il gas e il carbone, come dire che neanche l’oste riesce a sostenere sino in fondo che il suo vino è quello buono. Non sembra proprio quindi, che il nostro paese abbia alcuna convenienza a rottamare i cicli combinati a gas realizzati negli ultimi decenni per sostituirli con una tecnologia più costosa, conveniente solo per i costruttori (francesi) e, magari, per lo stuolo di consulenti (nella comunicazione e propaganda, nei servizi finanziari, ecc.) che già oggi inizia ad abbeverarsi ... alla fonte del nucleare.
    Fonte: bresciaincontriamoci.blogspot.com | vai alla pagina
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