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Dichiarazione di Umberto BOSSI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega)  -  Ministro  Riforme per il Federalismo (Partito: Lega) 

 

"Intercettazioni, la legge si fa"

  • (15 luglio 2010) - fonte: www.lastampa.it - inserita il 19 luglio 2010 da 14114
    «No - risponde il leader della Lega ai giornalisti che lo interrogano- Berlusconi se la caverà. Una mattina si alzerà e scoprirà di avere la spada ancora affilata e la utilizzerà». La spada? Chiede un cronista dopo la conclusione di un lungo colloquio con Giulio Tremonti, condito da sigari in maniche di camicia a dispetto dell’obbligo di giacca e cravatta a palazzo Madama.«Eh, per fare la guerra... Io la tengo sempre nel mio ufficio di Milano, quella che mi ha mandato l’alcalde di Toledo, sapendo che la Lega non ha mai perso in battaglia». «Per adesso», quindi, Bossi non è preoccupato: «Confido sempre nella lama di Berlusconi, la lama taglia», dice, accompagnando le parole con un gesto da schermidore. D’altra parte Bossi ripete che portare a casa il federalismo fiscale sarà la priorità dopo la manovra e che proprio il varo definitivo di quella riforma porrà fine alle protesta sempre più forte di Regioni e Comuni contro la manovra e i tagli di Tremonti. Oggi sulla fiducia «è andata bene, sono soddisfattissimo» dice il ministro-leader della Lega. Ed «ora faremo il federalismo fiscale per le Regioni,. Che così avranno un pò di respiro e di ossigeno. Abbiamo già cominciato a trovare la via, il federalismo andrà in Consiglio dei ministri e poi nelle commissioni e di lì parte tutto. Appena vedranno il federalismo - si dice certo Bossi- le Regioni saranno molto contente». E lo sarà anche la famiglia del leader lumbard, perchè Bossi dice che andrà in vacanza «tranquillo» solo dopo averlo approvato. E siccome l’approvazione presume compattezza della maggioranza, il leader lumbard rassicura Berlusconi che per quanto riguarda la Lega l’impegno al via libera definitivo al ddl sulle intercettazioni, sarà rispettato: la legge Alfano «si farà, se no ogni giorno - sottolinea - si inventano una P3 o una P6. Sono cose che fanno ridere, la gente non vuole essere ascoltata, questo è sicuro, e noi abbiamo sempre marciato con la gente, quindi si farà».
    Fonte: www.lastampa.it | vai alla pagina
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