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Dichiarazione di Michele FINA

Alla data della dichiarazione: Assessore Provincia L'Aquila (Partito: PD) 


 

Valutazioni post-elettorali maggio 2008

  • (05 maggio 2008) - fonte: Sito Partito Provinciale - inserita il 09 novembre 2008 da 3072
    Si terrà domani alle ore 17 presso l’Hotel dei Marsi un importante incontro del Partito Democratico della Marsica. Si ritroveranno a convegno tutti i Coordinatori di Circolo, i delegati provinciali e gli amministratori comunali, provinciali e regionali marsicani. Saranno presenti anche il neo-eletto deputato Giovanni Lolli e la Presidente Stefania Pezzopane. Di seguito riportiamo alcune considerazioni del Segretario provinciale del Pd Michele Fina che faranno da introduzione all’incontro: “La sconfitta elettorale alle ultime elezioni politiche è l’inequivocabile dato da cui si parte. Una sconfitta deriva sempre da punti di debolezza da superare, contraddizioni da risolvere, errori a cui porre rimedio. Ma i dati elettorali, a fronte della difficilissima situazione da cui siamo partiti con la caduta del Governo, ci dicono che il progetto del Partito democratico è la soluzione, non il problema. Questo vale anche per la nostra provincia e per la Marsica. Vorrei innanzitutto rispondere a tutte le dichiarazioni a caldo del dopo elezioni che hanno individuato nella Marsica il territorio del “crollo” elettorale. Sono state tutte dettate da una prima superficiale lettura che, ad un attento studio dei numeri, viene clamorosamente smentita. Parliamo di dati: in provincia dell’Aquila il Pd raccoglie 62607 voti alla Camera e 57478 voti al Senato pari rispettivamente al 33,27% e al 32,69; dunque in media regionale e nazionale. Ma rispetto alla somma dei voti di Ds e Margherita delle elezioni politiche del 2006 il Pd guadagna 3958 voti alla Camera e ben 8485 voti al Senato. La provincia dell’Aquila ha così ottenuto, rispetto alle altre province, il miglioramento più importante con oltre 3 punti e mezzo in più rispetto a Ds+Margherita del 2006 (provincia di Pescara -0,1%, Chieti -0,2%, Teramo +1,5%). I nostri avversari diretti del Pdl in provincia dell’Aquila hanno avuto un miglioramento importante rispetto alla somma di Forza Italia e An del 2006 (+3560 alla Camera +4904 al Senato) ma inferiore al Pd. È evidente che c’è una distanza di quasi ventimila voti tra le due principali forze politiche a favore del Pdl ma questo è dovuto innanzitutto dalla scelta del Pd di presentarsi solo con coloro che hanno condiviso un programma chiaro, coerenza a cui la destra ha ancora una volta rinunciato. Tuttavia nel 2006 non c’era prospettiva con l’arcipelago di partitini che caratterizzava l’Unione. Adesso il Pd può crescere. Ora scendiamo nel particolare: in quali territori si è ottenuto il maggiore incremento di consenso per il Pd? Se prendiamo a riferimento i Collegi della vecchia legge elettorale Mattarellum vediamo che nel collegio dell’Aquila il Pd cresce di 886 voti alla Camera e 2498 al Senato, in Valle Peligna-Alto Sangro la crescita è di 332 voti alla Camera e 1063 al Senato, in Marsica il Pd raccoglie, sempre rispetto alla somma Ds+Margherita del 2006, +2740 voti alla Camera e ben +4924 voti al Senato. I numeri dunque parlano chiaro: la crescita maggiore c’è stata in Marsica anche se in termini assoluti il risultato migliore resta quello dell’Aquila che partiva da un dato già buono del 2006. Sottolineo anche il voto a Sulmona, in Valle Peligna e in Alto Sangro: una buona tenuta nel terreno più difficile con tanti candidati eletti del Pdl e nessuno nostro. In conclusione oggi il nostro consenso è così articolato: dei 62607 voti del Pd alla Camera 25484 sono nel collegio aquilano, 23719 nella Marsica e 13404 in Valle Peligna-Alto Sangro; dei 57478 voti al Senato, 22975 sono nell’Aquila, 22030 nella Marsica e 12473 in Valle Peligna-Alto Sangro. Perché dunque abbiamo avuto l’impressione, a caldo, che i risultati della Marsica e della Valle Peligna-Alto Sangro fossero negativi? Per due motivi: il primo è ovviamente il dato di partenza dei precedenti partiti che vedeva questi territori già leggermente sfavoriti, il secondo è il risultato del Pdl che perde voti nel collegio aquilano (-370 alla Camera e -1161 al Senato), ne guadagna in Valle Peligna (1843 alla Camera e 2835 al Senato) e soprattutto in Marsica (2087 alla Camera e 3230 al Senato). Nel corso dell’incontro di domani avrò modo anche di articolare l’analisi sui Comuni e sui comprensori per individuare i punti di forza e quelli di crisi. Ma questi dati contengono un messaggio chiaro: alle elezioni siamo stati nettamente sconfitti ma il problema non è la direzione intrapresa con la nascita del Pd, quanto piuttosto la marcia. Il lavoro dei nostri amministratori, la nostra organizzazione, la nostra agenda politica, tutto deve essere più in sintonia con le aspettative dei cittadini ed essere più dinamico, più veloce e in assoluta discontinuità con vizi dei vecchi partiti. Cito tre questioni che ritengo centrali nell’agenda politica provinciale: 1. la sicurezza: abbiamo lasciato che questo importante tema fosse appannaggio del populismo inconcludente di destra mentre le fasce più deboli delle società, quelle che vorremmo tutelare e rappresentare, ci pregavano di occuparcene. La sicurezza degli anziani che rischiano lo scippo o il furto della propria pensione; la sicurezza delle donne la cui prima causa di morte è ancora la violenza dentro e fuori la famiglia; la sicurezza dei bambini che non possono più giocare tranquilli in ogni angolo della città. Il problema riguarda l’immigrazione ma non solo. Dobbiamo essere al fianco delle Forze dell’Ordine; dobbiamo sostenere il lavoro dell’associazionismo volontario e solidale che ogni giorno si occupa di integrazione ed eguaglianza. Dobbiamo soprattutto essere al fianco degli immigrati regolari i quali, pur lavorando onestamente, sono esposti ad ondate razziste e xenofobe a causa degli immigrati che moltiplicano l’illegalità. Diamo il diritto di voto per le amministrative ai cittadini immigrati e capiremo come questo tema sia soprattutto una loro priorità perché è in gioco anche la loro sicurezza e la loro tranquillità. 2. qualità della vita: l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, i cibi che mangiamo, i rifiuti, l’energia, i trasporti, l’autenticità del territorio; la politica deve misurarsi con l’efficienza nel saper offrire un contesto di vita più sano e sostenibile. Noi adoperiamo molte nostre energie in un’azione di governo riformista meritoria ma spesso “dall’alto”: riduciamo e razionalizziamo Enti, pianifichiamo, programmiamo. Tutto giustissimo. Ma dobbiamo misurare questo lavoro sul cittadino, capire se concretamente migliora la qualità della sua vita, casa per casa, strada per strada. 3. formazione e lavoro: siamo insuperabili nel disegnare prospettive di sviluppo ma dobbiamo tornare a misurare la nostra elaborazione con i problemi concreti delle realtà produttive e del mondo del lavoro. Spesso questi sono molto più semplici di quello che pensiamo. Velocizzare la burocrazia, garantire servizi all’impresa, aiutare il rapporto con il mercato: questo si può fare tramite i luoghi che governiamo con tante piccole importantissime azioni. La strategia è puntare sull’economia della conoscenza facendo interagire scuola, università, impresa, mondo del credito. Così otterremo uno sviluppo sempre più di qualità e cittadini sempre più liberi. Il Pd deve insomma insistere puntando sul coraggio, lo stesso che gli ha dato vita. Abbiamo abbandonato un’alleanza capace di vincere ma non di governare. Adesso possiamo crescere e trovare nuovi e vecchi compagni di strada, per la prima volta intorno ad un progetto e non contro gli avversari. La prossima competizione elettorale sarà il vero esame: elezioni europee, provinciali e di importanti Comuni. Lì dimostreremo la forza della nostra scelta.”
    Fonte: Sito Partito Provinciale | vai alla pagina
    Argomenti: elezioni, politica, l'aquila, abruzzo, pd | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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