Ti trovi in Home  » Politici  » Antonello SORO  » Alla Camera 48 voti in meno.

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Antonello SORO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Alla Camera 48 voti in meno.

  • (01 maggio 2008) - fonte: Repubblica.it - Giovanna Casadio - inserita il 01 maggio 2008 da 31

    Pd, primi segnali di malessere dopo il ko di Rutelli al Campidoglio. Malumori per la consultazione a chiamata nominale prima dell'elezione.
    ROMA - "Meglio un consenso non bulgaro che nascondere il dissenso, come la polvere sotto il tappeto. Sono soddisfatto".
    Antonello Soro è stato confermato capogruppo del Pd alla Camera, come voleva Veltroni.
    Ha brindato nella sala del gruppo: la fronda non lo preoccupa. "Francamente - dice - mi è stato dato un mandato non equivoco", cioè 166 deputati piddì su 211 hanno votato per lui, il 77%.
    La fronda si è divisa così: 10 hanno segnato sulla scheda il nome di Pierluigi Bersani, ministro dello Sviluppo economico, rappresentante della discontinuità con la linea-Veltroni, molto sponsorizzato da Massimo D'Alema; 35 schede bianche; 3 i voti dispersi. Alle urne si sono presentati in 208.
    Walter Veltroni ieri a Montecitorio non c'era, ricoverato per un intervento di "litotritosi" cioè il bombardamento di un calcolo, al Policlinico Gemelli: del risultato è stato informato subito al telefono.
    La riconferma di Soro, che segue quella di Anna Finocchiaro alla presidenza del gruppo al Senato, è un successo incassato.
    Comunque, la vicenda dei capigruppo è la prima spia di quanto sta accadendo nel Pd terremotato dal ko di Rutelli al Campidoglio.
    Le tensioni si sono scaricate nella riunione dei big, il cosiddetto "caminetto", martedì (concluso con la mossa del segretario di aprire a un congresso ad ottobre in risposta alle contestazioni della sua linea politica) e ora sul test per il capogruppo.
    Beppe Fioroni ammette che la fronda è il segno di "un certo malessere nel partito", assicurando che i 60 ex Ppi si sono schierati compatti per Soro e sono per la strategia di Veltroni. Contro?
    Ipotizza ci siano i dalemiani e gli emiliano-romagnoli che hanno votato per Bersani o scheda bianca.
    Gianni Cuperlo l'ha scritto nel suo blog: il metodo non gli è piaciuto - "ho detto che non mi convinceva" - e nell'urna ha messo scheda bianca.
    L'elezione infatti ha previsto prima una consultazione, soprannominata "la confessione", a chiamata nominale e affidata a Antonello Giacomelli e Michele Ventura.
    Ciascun deputato pd ha detto la sua sulla riconferma, quindi si è andati all'elezione a scrutinio segreto.
    Maurizio Migliavacca, ex coordinatore dei Ds, ad esempio, ha votato scheda bianca.
    Nulla di personale contro Soro, aveva spiegato, però avrebbe preferito un confronto politico.
    Auspicato anche da Livia Turco.
    La teodem Paola Binetti alla "consultazione" non c'era neppure andata per dissenso "sul metodo" però ha votato Soro: "Non era una questione eticamente sensibile...".
    Arturo Parisi, critico sul metodo usato, ha confermato Soro.
    D'Alema ieri alla Camera è stato molto attivo: colloqui con Fioroni e Enrico Letta, riunione volante con gli udc Pier Ferdinando Casini, Savino Pezzotta e Ferdinando Adornato.

    Scambio di battute con Bossi.
    "Serve una discussione seria, non ci sono rese dei conti" commenta laconico. Con l'Udc si parla delle due vicepresidenze della Camera (che spettano all'opposizione): il Pd sarebbe d'accordo per una al centrista Rocco Buttiglione (e non all'Idv), l'altra potrebbe andare a Rosy Bindi o a Piero Fassino.
    Battute anche con Bossi: "Hai sentito, Umberto? Le riforme si fanno bipartisan, quindi ci devi chiamare" dice il ministro degli Esteri.
    "Se volete prendere ancora qualche voto sopra il Po, dovete venire...", replica il leader leghista.
    Lunedì riunione con i segretari regionali: Veltroni tornerà a proporre il congresso tra sei mesi, ipotesi non accantonata nonostante i "no" di D'Alema e Marini, favorevoli solo Parisi e Letta.
    Sulla leadership, sostiene il segretario, si gioca a carte scoperte.

    Fonte: Repubblica.it - Giovanna Casadio | vai alla pagina
    Argomenti: bossi, parlamento, pd, Camera | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato