Quasi tutti i musei ricevono visite dalle scuole, molto meno frequenti le collaborazioni strutturate

Percentuale di musei del comune che hanno svolto alcuni tipi di attività con scuole e comunità educante (2022)

Partendo con il dato medio nazionale, nel 2022 si sono svolte visite guidate per gruppi scolastici nel 73,9% dei musei (ovvero oltre tremila strutture sulle 4.416 censite da Istat come attive in quell’anno). In quello stesso anno, i musei che hanno tenuto laboratori didattici dedicati ai gruppi scolastici sono stati il 44,8% (cioè meno della metà del totale).

Come anticipato, all’aumento dell’impegno nella relazione scuola-musei, diminuisce la quota di istituzioni culturali coinvolte. Difatti solo il 30,1% delle strutture museali riporta di aver attivato vere e proprie partnership con il mondo della scuola. E appena l’11,8% del totale è stata coinvolta in progetti di inclusione rivolti a soggetti che vivono in povertà economica, educativa o culturale, attraverso collaborazioni formali o partenariati con vari soggetti della comunità educante (come associazioni, enti, cooperative, scuole, università, altri musei).

Tali quote variano sul territorio nazionale, a partire dai comuni capoluogo. A fronte di circa 3 strutture su 4 che hanno tenuto visite scolastiche, in 4 città (Ragusa, Crotone, Rovigo e Vicenza) la quota si attesta al di sotto del 50%. Al contrario, in 35 capoluoghi tutti i musei riportano tale attività: di questi 15 si trovano nel mezzogiorno e 20 nell’Italia del centro-nord.

Nell’organizzazione di laboratori didattici rivolti alle scolaresche, rispetto a una media nazionale del 44,8%, 8 capoluoghi si attestano al di sotto del 20%. Si tratta di Bolzano, Gorizia, Latina, Ragusa, Taranto, Imperia, Aosta, Pesaro. Mentre in 19 comuni tutte le strutture dichiarano di averne svolti (11 nel mezzogiorno, 8 nel centro-nord).

Per quanto riguarda la diffusione di collaborazioni o partenariati formali con istituti scolastici, a fronte di una media nazionale del 30,1% di musei che ne ha attivate, in 5 città tutte i musei riportano collaborazioni di questo tipo. Si tratta di Verbania, Sondrio, Messina, Frosinone e Foggia. Al contrario in 13 (di cui 4 del mezzogiorno) nessun museo ne ha di attive.

Abbiamo visto come poco meno del 12% delle strutture abbia attuato progetti rivolti all‘inclusione di persone – non solo di minore età – che vivono in povertà economica, educativa o culturale. In 42 città capoluogo nessun museo ne ha attivati; parliamo soprattutto di realtà del centro-nord (28 comuni su 42).

Il sud mostra infatti una maggiore attività in questa direzione. In 10 città oltre il 60% dei musei riporta di aver attivato progetti contro la povertà educativa, di queste 6 sono collocate nel sud continentale: Pescara, Brindisi, Foggia, Cosenza, Caserta e Avellino.

Per ogni comune, è calcolata la quota di musei che, nel 2022, riportano di aver:

  • svolto visite guidate per gruppi di scolaresche;
  • tenuto laboratori didattici per gruppi scolastici;
  • attivato collaborazioni o partenariati formali con istituti scolastici;
  • attuato collaborazioni o partenariati formali per realizzare progetti di inclusione rivolti a soggetti (non solo minori) che vivono in povertà economica, educativa o culturale.

FONTE: elaborazione Openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(pubblicati: lunedì 26 Febbraio 2024)

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