La regione con il maggior numero di comuni caratterizzati dalla situazione di marginalità peggiore rispetto alla rete ferroviaria è l’Abruzzo, dove i treni risultano inaccessibili e lontani per il 53,8% dei territori. Seguono Molise (53,7%), Valle d’Aosta e Basilicata (52,7%). Valori minori invece in Lombardia (20,7%), Veneto (18,8%) e Umbria (13%). Per quel che riguarda invece la popolazione, l’incidenza più alta di abitanti in questo tipo di aree è la Basilicata (29,2%), a. cui seguono Molise (25%) e Valle d’Aosta (24,7%). La più bassa invece si rileva in Friuli Venezia Giulia (4,7%), Umbria (3,2%) e Liguria (2,1%).
La facilità con cui si possono raggiungere le infrastrutture di mobilità ferroviaria è data da due elementi principali: l’accessibilità assoluta (ovvero la capacità di raggiungere la stazione entro un tempo massimo prestabilito) e la prossimità (la presenza o meno di un’infrastruttura in una certa distanza). In sintesi, la prima definisce la possibilità di un collegamento alle stazioni, la seconda invece la vicinanza alle stesse.
FONTE: elaborazione Abruzzo Openpolis su dati Istat
(consultati: lunedì 22 Gennaio 2024)