Le amministrazioni del sud spendono mediamente di più per il contrasto all’esclusione sociale

La spesa pro capite per le politiche per il contrasto dell'emarginazione sociale nei comuni italiani (2021)

La spesa media dei comuni italiani a sostegno delle persone a rischio di emarginazione sociale è di circa 17,33 euro pro-capite. Generalmente a spendere di più in questo senso sono le amministrazioni del mezzogiorno. In particolare quelle sarde (44,67), seguite da quelle lucane (41,41) e siciliane (40,14). Tutte le regioni del sud registrano mediamente degli importi superiori rispetto a quelle del nord. Al contrario, si riportano valori medi inferiori per i comuni del Piemonte (7,03 euro pro capite), della Valle d’Aosta (6,31) e della provincia autonoma di Bolzano (2,63). Carunchio, in provincia di Chieti, è il comune italiano che spende di più per le persone più marginalizzate con 1.936,4 euro pro capite. Seguono Camini (Reggio Calabria, 1.746,93), Bellosguardo (Salerno, 1.374,04) e Sant’Angelo a Scala (Avellino, 1.218,73). 

I dati mostrano la spesa per cassa per gli interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Le uscite di una missione o di un programma possono essere relative a più assessorati. Alla data di scarico, non per tutti i comuni italiani risultano disponibili i bilanci consuntivi 2021.

FONTE: elaborazione openpolis – Forum nazionale del terzo settore su dati OpenBDAP
(ultimo aggiornamento: martedì 3 Gennaio 2023)

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