La nuova rete di sanità territoriale tra poli e aree interne

Interventi per case e ospedali di comunità finanziati dal Pnrr rispetto alla classificazione per aree interne

Rispetto a una media nazionale di 10,3 case della comunità ogni 100mila residenti con almeno 65 anni, il rapporto sale a 14,4 nei comuni intermedi (aree interne ad almeno 27,7 minuti dai poli). E addirittura a 16,5 ogni 100mila anziani in quelli periferici e a 23,2 in quelli ultraperiferici. Comuni rispettivamente a più di 40 e di 66 minuti dalla città polo di servizi più vicina. Tuttavia cambia molto l’incidenza tra case della comunità hub e quelle spoke. Nei comuni polo, mediamente quasi l’84% delle case sarà hub, quelle con maggiore dotazione di servizi. Poco più del 16% delle strutture sarà spoke. Al contrario, nei comuni periferici e ultraperiferici le spoke costituiranno oltre la metà delle case previste dai contratti istituzionali di sviluppo. Nello specifico, sono spoke il 57,8% delle case della comunità previste nei comuni periferici e il 67,4% in quelli ultraperiferici. Si tratta di un dato coerente proprio con la funzione stabilita per le case spoke – incrementare la capillarità dei servizi anche in aree con maggiore difficoltà di collegamento. E che tuttavia dovrà essere monitorato nell’effettiva attuazione dei contratti di sviluppo, proprio per gli standard di base previsti per questo tipo di strutture, molto inferiori rispetto alle case hub.

Gli ospedali di comunità, operativi 7 giorni su 7, sono strutture sanitaria di ricovero che svolgono una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero.
I dati presentati sono stati raccolti dai contratti istituzionali di sviluppo sottoscritti dal ministero della salute e dalle regioni e province autonome. Le case della comunità sono il luogo fisico e di facile individuazione al quale i cittadini possono accedere per i bisogni di assistenza sanitaria. Si distinguono tra hub (quelle principali che erogano servizi di assistenza primaria, attività specialistiche e di diagnostica di base) e spoke, che offrono unicamente servizi di assistenza primaria.

FONTE: elaborazione openpolis – Cittadinanzattiva su dati Cis regionali
(pubblicati: venerdì 24 Giugno 2022)

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