L’ultimo anno per cui sono già disponibili dati consolidati è il 2023. Complessivamente a livello nazionale in quest’anno sono state circa 380mila. In valori assoluti, l’Abruzzo si posiziona al quattordicesimo posto con 7.578 bambine e bambini nati vivi sul proprio territorio in quell’anno. Rispetto al 2008, a livello nazionale, la diminuzione si attesta su circa 197mila nuovi nati in meno pari a un calo di ben il 34%. Il dato abruzzese risulta essere leggermente superiore rispetto alla media nazionale. Parliamo infatti di una riduzione del 35,5%. Da notare però che, tenendo in considerazione la differenza percentuale ci sono ben 9 regioni con una diminuzione ancora più marcata. Tra queste ce ne sono 3 in particolare in cui si registra una diminuzione superiore al 40%. Si tratta di Sardegna (-46,2%), Valle d’Aosta (-44,6%) e Umbria (-42,4%). Restringendo il periodo di osservazione agli anni della pandemia, possiamo osservare come la diminuzione della nascite sia proseguita. Facendo un confronto in termini numerici possiamo osservare che nel 2023, rispetto al 2019 (ultimo anno prima dell’inizio della pandemia), i nati in meno in Italia sono stati oltre 40mila. Anche in questo caso, a livello regionale, si registra una diminuzione in tutti i territori del paese. Rispetto al confronto con il 2008 la tendenza alla denatalità in Abruzzo risulta essere più marcata rispetto alla media. Se infatti a livello nazionale la diminuzione è stata del 9,6% nella regione si registra un calo pari al 10,8% rispetto ai bambini nati nel 2019. L’Abruzzo si colloca all’ottavo posto, mentre la regione con la percentuale più marcata è anche in questo caso risulta essere la Sardegna (-18,2% di nuovi nati nel 2023 rispetto al pre-Covid). Seguono Basilicata (-15%) e Valle d’Aosta (-14,6%).
Il grafico rappresenta, per ogni regione, la differenza percentuale di bambini e bambine nati vivi nel 2023 rispetto al 2019, ultimo anno pre-pandemia.
FONTE: elaborazione Abruzzo Openpolis su dati Istat
(consultati: martedì 29 Aprile 2025)