Considerando i comuni a combustione lenta, in tutto 141 sulla regione, 103 riportano una condizione in cui il trasporto su rotaia è inaccessibile e lontano. Gli abitanti di questi territori sono circa 98mila. Solo 6 riportano stazioni accessibili e distanti (quindi sono ben collegati anche se non sono vicini) mentre 2 sono caratterizzati dalla situazione migliore. Al contrario, prendendo in esame i comuni vibranti, la maggior parte (20 su 53) ha stazioni accessibili e vicine. In queste zone vivono quasi 315mila persone. Sono 11 invece quelli in cui sono inaccessibili e lontane.
La facilità con cui si possono raggiungere le infrastrutture di mobilità ferroviaria è data da due elementi principali: l’accessibilità assoluta (ovvero la capacità di raggiungere la stazione entro un tempo massimo prestabilito) e la prossimità (la presenza o meno di un’infrastruttura in una certa distanza). In sintesi, la prima definisce la possibilità di un collegamento alle stazioni, la seconda invece la vicinanza alle stesse.
La classificazione per capacità di adattamento è stata sviluppata dalle ricercatrici Gssi all’interno della ricerca Distant but Vibrant Places. Local Determinants of Adaptability to Peripherality.
FONTE: elaborazione Abruzzo Openpolis su dati Istat