Le abitazioni vuote in Italia Numeri alla mano
giovedì 14 Dicembre 2023 | Italie a confronto
I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi “In Italia circa 1 abitazione su 4 non è permanentemente occupata“.
9,6 milioni
le case che non risultano permanentemente abitate nel 2021. Rappresentano il 27,2% su un totale di 35,3 milioni. Si considerano qui tutte le case che hanno almeno un dimorante abituale. Sono quindi incluse non soltanto le abitazioni disabitate ma anche le seconde case. È comunque un indicatore utile per valutare gli effetti dello spopolamento e della sovrappopolazione di certe aree del paese. Vai all’articolo.
34,9%
l’incidenza nelle isole, la macroarea italiana con la quota più alta. Seguono il sud (32%), il nord-ovest (26%), il nord-est (23,1%) e il centro (22,3%). Il mezzogiorno è quindi la zona del paese dove ci sono meno abitazioni occupate da almeno un dimorante abituale. Vai all’articolo.
56,1%
la quota di abitazioni senza dimoranti abituali nella provincia di Sondrio. Si tratta dell’area con la percentuale maggiore in Italia. Seguono la provincia alpina di Aosta (56%) e L’Aquila (53,2%) che registra dinamiche particolari anche a causa delle attività di ricostruzione post-sisma. Si registra invece l’incidenza minore a Prato (7,8%). Vai al grafico.
56,3%
l’incidenza delle abitazioni non permanentemente occupate nei comuni ultraperiferici, i più distanti dai servizi. Il valore è in diminuzione all’avvicinarsi ai centri. Se nei comuni periferici si assesta al 47,9% e in quelli intermedi al 37%, nei comuni cintura è pari al 24,2%, nei poli intercomunali al 23,3% e nei poli al 16,9%. Rispecchia quindi la tendenza della popolazione di spostarsi verso le zone più urbanizzate del paese. Vai all’articolo.
47%
la quota registrata nella montagna interna. Questa zona altimetrica è quella che riporta le percentuali maggiori. Al contrario, in pianura ci sono meno abitazioni senza dimoranti abituali (18,9%, circa 28 punti percentuali in meno). Vai al grafico.