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Dichiarazione di Pietro ICHINO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

«Con il referendum a rischio l'alleanza fra noi e Vendola» - INTERVISTA

  • (13 settembre 2012) - fonte: La Stampa | Antonio Pitoni - inserita il 16 settembre 2012 da 31

    «I segnali erano inequivocabili. Ecco perché l'iniziativa referendaria, tra gli altri del leader di Sel Nichi Vendola, per cancellare la riforma dell'articolo 18, non sorprende affatto il giuslavorista e senatore del Pd, Pietro Ichino, che però avverte: «È una bomba a orologeria sotto l'eventuale alleanza Pd-Sel-Udc».

    Professore, ha definito il referendum contrario alla «scommessa europea» di Monti e «incompatibile con le opzioni strategiche essenziali del Pd». Un fatto grave, insomma...

    «Il nuovo art. 18 è stato scritto per allineare la nostra disciplina dei licenziamenti con quella dei principali ordinamenti europei. Abbiamo fatto questa scelta non solo per migliorare il funzionamento del nostro mercato del lavoro, ma anche perché nella situazione di crisi gravissima in cui ci trovavamo nell'autunno scorso, costituiva un elemento essenziale della strategia del governo Monti per restituire all'Italia un ruolo da protagonista in Europa e recuperare la credibilità necessaria nel momento in cui chiedevamo fiducia ai nostri maggiori partner europei».

    Quindi, la riforma Fornero è un traguardo irreversibile?

    «Tornare indietro equivarrebbe a dire ai nostri interlocutori europei: "Signori, abbiamo scherzato". E a disfare la tela che Monti ha tessuto in Europa in prospettiva di ottenere benefici rilevanti. Mi riferisco, ad esempio, alla recente e netta presa di posizione di Draghi sull'acquisto dei titoli di Stato da parte della Bce che, se l'Italia non avesse compiuto lo sforzo di allinearsi agli standard europei e non desse affidamento circa il fermo intendimento di mantenere questa linea, non sarebbe stata neppure pensabile».

    Bersani minimizza. A questo punto però tra il Pd e Sel si apre una questione politica. Con quali conseguenze?

    «Se ci si propone di dar vita ad un governo di centrosinistra impegnato a proseguire nella strategia europea di Monti, non ha senso che si scelga come alleato determinante un partito che compie scelte incompatibili con quella stessa strategia».

    Qualcuno sostiene che quella di Vendola sia solo una scelta tattica: il referendum slitterebbe infatti al 2014 vista la concomitanza con le politiche...

    «Non sono d'accordo. Queste cose Vendola le sostiene da sempre. E se anche il referendum si tenesse nel 2014 la sostanza non cambierebbe. Sarebbe una bomba ad orologeria sotto l'eventuale coalizione Pd-Sel-Udc».

    Fonte: La Stampa | Antonio Pitoni | vai alla pagina

    Argomenti: europa, centrosinistra, alleanze, referendum, pd, elezioni politiche, licenziamenti, Draghi, coalizione, SEL, articolo 18, governo Monti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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