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Dichiarazione di Dario FRANCESCHINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Franceschini a Como:crisi di governo, economia e nuove alleanze

  • (05 dicembre 2010) - fonte: Pd Como - inserita il 03 gennaio 2011 da 15492
    In una sala gremita di persone, ieri Dario Franceschini ha parlato delle sfide che attendono il partito e il paese a partire dalla prossima settimana.

    «Siamo di fronte ad una crisi che sembrava impossibile fino a poco tempo fa - esordisce Franceschini -: il governo poteva contare su una maggioranza assoluta, un’alleanza facile composta da due soli soggetti e un leader assoluto. Ora ci troviamo di fronte ad un duplice fallimento: dell'azione di governo - non è stata realizzata nessuna delle riforme annunciate, ma solo interventi tampone - e fallimento politico della coalizione.

    Andiamo incontro alla fine dell’era del berlusconismo; con la sfiducia che sarà votata il 14 dobbiamo restituire al paese la possibilità di un confronto normale, senza l'anomalia di Berlusconi che perturba il modello democratico, distorcendolo al limite i quanto possa essere possibile in questo momento storico.

    Nelle giornate della crisi vedremo di tutto perché Berlusconi non se ne andrà a casa tranquillamente, cercherà di andare alle elezioni fregandosene del fatto che una campagna elettorale sarebbe un disastro economico e lasciare il paese preda delle speculazioni internazionali. Inutile nasconderlo, il paese è ancora preda di una crisi economica che non è mai stata gestita, anzi minimizzata e le contestazioni si moltiplicano in tutti i settori: questo è segno di una grande tensione sociale, inoltre andiamo incontro ad una severa manovra di riduzione del debito pubblico (una manovra da 45 miliardi imposta dall'Unione Europea) a cui va aggiunto il costo dell'ordinaria gestione del paese.

    Bisognerebbe chiedersi quanto costi Berlusconi al paese, visto che è la stabilità di un paese determina gli investimenti, il punto e mezzo di spread che ci separa dalla Germania, quanta parte è dovuta a Berlusconi?» Il capogruppo alla Camera prosegue poi riflettendo sulle alleanze possibili e sul modo in cui dovrebbe comportarsi il partito per fronteggiare questo delicatissimo momento: «Il terzo polo esiste e bisogna farci i conti e non regalarlo automaticamente ad un'alleanza con la destra, ignorarlo, far finta che non ci sia, o avere pretese ai autosufficienza. In un momento di grandi crisi è possibile stringere alleanze anche con gli avversari politici: prima di tutto bisogna risolvere la crisi e le anomalie del berlusconismo, e il bene del paese e della democrazia consente di fare un tratto di strada con gli avversari senza tradire il senso del nostro mandato, se questo può restituire il rispetto della legalità e la ricostruzione delle regole del gioco politico. Per quanto ci riguarda come partito - prosegue - il requisito indispensabile è avere un partito unito, ci sono stagioni in cui ci si può prendere qualche lusso, ma non ora. Se ci sono dei problemi si discutano in casa, ma poi fuori si sostenga la posizione del partito: di fronte ad una destra che cade a pezzi,non possiamo regalare all'avversario le nostre divisioni; per questo l'11 dicembre sarà necessaria un'azione incisiva e corale. Per quanto riguarda il dopo Berlusconi il PD deve spostare il confronto sui valori da non disgiungere mai dalla gestione dei problemi , tenere presente il tipo di società che vogliamo costruire e smetterla, una buona volta, di inseguire la destra. Dobbiamo investire sul futuro e sulla formazione, fare una battaglia per un sistema di welfare universale, e questo è un obiettivo possibile e finanziabile con il recupero del 10% dell'evasione fiscale».

    Infine, sulla situazione locale, Franceschini commenta: Quello che sta accadendo a Como è il riflesso della situazione nazionale, anche qui va in crisi un modello di governo che ha alimentato le paure e le insicurezze per creare consenso. Como ha una tradizione lunghissima di impegno, solidarietà, coscienza civile. Dovremmo svegliare le coscienze politiche e risvegliare quei valori che hanno fatto forte l'Italia e questa provincia e che noi abbiamo il dovere morale di trasmettere ai nostri figli».
    Fonte: Pd Como | vai alla pagina

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