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Dichiarazione di Luigi Nicolais

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Napoli «Il Sistema qui è inquinato Walter si è adattato, io no» - INTERVISTA

  • (06 gennaio 2009) - fonte: La Stampa - Roberto Fuccillo - inserita il 07 gennaio 2009 da 31

    A volte qualcuno in politica si dimette. Luigi Nicolais, segretario provinciale del Pd, l’aveva minacciato un mese fa, quando aveva chiesto l’ampio ricambio nella giunta comunale di Napoli. Mancato quell’obiettivo, oggi ne trae le conseguenze.
    I colloqui a Roma fra lei e Veltroni, quelli della Iervolino con lo stesso Veltroni, i suoi stessi incontri col sindaco: un mese passato invano?
    «Sono ancora del parere di un mese fa. Dissi allora che un partito che avesse scelto il "continuismo" avrebbe potuto avere in me un elettore, non certo un dirigente. Il Pd di Napoli ha cercato di interpretare la crisi di fiducia dei cittadini e ha provato a chiedere un profondo rinnovamento della amministrazione napoletana».
    Non l’avete ottenuta, evidentemente.
    «Devono esserci stati dei fraintesi col sindaco se lei continua a ritenere che io fossi d’accordo con la sua visione dei fatti».
    Intanto la giunta è nata e Roma non l’ha certo sconfessata.
    «Non sono riuscito a far avvertire a Veltroni tutta la gravità della situazione e la necessità di una svolta coraggiosa. L’ho capito anche nella nostra ultima conversazione».
    Quando?
    «Due giorni fa, quando è tornato dalla Francia».
    C’era già la minaccia della Iervolino di mollare tutto.
    «Sì, è così. Per me 5 o 6 assessori nuovi non erano la soluzione, lui sembrava accontentarsi di questo parziale cambiamento».
    Pensa che abbia pesato la minaccia del sindaco di andare al voto?
    «Può darsi. Le elezioni potevano davvero essere un rischio grosso. In ogni caso io mi sono fermato qui».
    E al suo posto ora arriva a Napoli Enrico Morando come commissario. «Ne sono entusiasta, è una bravissima persona».
    Forse non solo.
    «Già, è anche il coordinatore del governo ombra».
    Dunque forse non farà solo il commissario della federazione di Napoli.
    «Ma Napoli è al centro di equilibri che portano fino alla Regione. É ovvio che Morando è una persona, per così dire, ingombrante. Uno che certo non la manda a dire».
    Neanche al presidente della Regione?
    «Naturalmente. Temevo una decisione più morbida, invece Veltroni ha scelto per il meglio».
    Intanto la Iervolino tira dritto.
    «Col sindaco avevamo idee diverse dell’innovazione. Lei pensava a mettere accademici al posto di politici, io ritenevo si dovesse dare una svolta più radicale».
    E magari liberarsi degli assessori che ancora legano il Comune alla Regione di Bassolino?
    «Io ho guardato alle richieste della gente. Non avevo nomi miei da piazzare ingiunta, non ho sentito proprio nessuno in questa chiave, e non volevo promuovere nessuna crociata anti-Bassolino. In cambio mi sono arrivate anche accuse, da Rifondazione, di essere la quinta colonna degli interessi di Caltagirone in città. Assurdo. Di certo siamo in un sistema politico inquinato, in cui è difficile lavorare. Ora mi auguro che il partito, con Morando, torni a capire che l’avversario è fuori, non dentro. Viceversa, non si fa certo molta presa sui cittadini».

    Fonte: La Stampa - Roberto Fuccillo | vai alla pagina
    Argomenti: bassolino, napoli, veltroni, sindaco, giunta comunale, governo ombra, regione Campania | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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