-
» «Un errore affidarsi a trentenni di passaggio» - INTERVISTA
Paolo DE CASTRO in data 02 febbraio 2009
-
» «Fuori chi non sfiducia Bassolino e Iervolino»
Antonio DI PIETRO in data 01 febbraio 2009
-
» Lampedusa. «Dal governo solo proclami» - INTERVISTA
Bernardino De Rubeis in data 27 gennaio 2009
-
» Perché grido convinto "viva l'abominevole Santoro, e il suo insopportato Anno Zero"
Marco PANNELLA in data 27 gennaio 2009
-
» Libia. Non ci saranno rimborsi alle imprese danneggiate. “Una resa al predone del deserto” - INTERVISTA
Antonio MARTINO in data 27 gennaio 2009
-
» I 21 miliardi dei fondi Ue 2007-13 decisivi per Napoli e il mezzogiorno
Guglielmo ALLODI in data 26 gennaio 2009
-
» Rifondazione in Veneto. «È veramente paradossale che in nome dell’unità si voglia dividere»
Pierangelo Pettenò in data 26 gennaio 2009
-
» « Pd a rischio. Letta e Rutelli sbagliano tutto. Parisi? Non è Prodi» - INTERVISTA
Rosy BINDI in data 26 gennaio 2009
-
» «Senza una linea comune sul testamento biologico il Pd non è più un partito» - INTERVISTA
Sergio CHIAMPARINO in data 22 gennaio 2009
-
» I popolari a braccetto coi teodem. Ma per Soro «è una mediazione» - INTERVISTA
Antonello SORO in data 22 gennaio 2009
-
» «Veltroni ha fallito, si deve dimettere» - INTERVISTA
Mario BARBI in data 22 gennaio 2009
-
» «Ora spazio alla green economy» - INTERVISTA
Valter VELTRONI in data 21 gennaio 2009
-
» Solidarietà al Sindaco di Pomigliano D'arco
Guglielmo ALLODI in data 20 gennaio 2009
-
» A Napoli cambierò metodi e uomini
Valter VELTRONI in data 19 gennaio 2009
-
» «Pdl, Silvio scherza troppo ma Fini non viva su Marte» - INTERVISTA
Ignazio LA RUSSA in data 19 gennaio 2009
-
» Più Europa contro la crisi
Enrico LETTA in data 17 gennaio 2009
-
» "Io cacicco? Vado avanti ma non tiro a campare. Ora pago per aver ascoltato troppo il partito" - INTERVISTA
Antonio BASSOLINO in data 16 gennaio 2009
-
» Pd. «Soffriamo di un male oscuro solo con l’ Udc si torna a vincere» - INTERVISTA
Enrico LETTA in data 15 gennaio 2009
-
» Se il governo non si fida dei suoi
Luciano VIOLANTE in data 15 gennaio 2009
-
» Sindrome da europee pure a destra
Antonio POLITO in data 15 gennaio 2009
-
» «Rischiamo di fare la fine del Pd»
Ignazio LA RUSSA in data 15 gennaio 2009
-
» «Non sono un capobastone e non ho diviso io il Pd» - INTERVISTA
Antonio BASSOLINO in data 13 gennaio 2009
-
» Pd. D’Alema rompe la tregua: ora tocca a me
Massimo D'ALEMA in data 13 gennaio 2009
-
» «E’ stato Walter a pregarmi di non mollare» - INTERVISTA
Rosa Jervolino Russo in data 09 gennaio 2009
-
» «Io mi sono dimesso per molto meno...» - INTERVISTA
Renato SORU in data 08 gennaio 2009
-
» Napoli. «Ora noi usciamo dalla maggioranza» - INTERVISTA
Oliviero DILIBERTO in data 08 gennaio 2009
-
» Napoli. «Vado a fermare quei veleni, quei nastri restino segreti» - Colloquio
Enrico MORANDO in data 08 gennaio 2009
-
» Napoli. «L’unica soluzione era andare al voto» - INTERVISTA
Massimo DONADI in data 08 gennaio 2009
-
» Napoli. «È sbagliato entrare in questa giunta» - INTERVISTA
Paolo FERRERO in data 08 gennaio 2009
-
» «Basta coi sindaci fai da te, Veltroni si faccia sentire» - INTERVISTA
Luciano VIOLANTE in data 07 gennaio 2009
-
» Pd «Il divorzio? Magari. Ma lo diranno le europee» - INTERVISTA
Cesare SALVI in data 07 gennaio 2009
-
» «Ho cacciato i disonesti. Adesso arrivo fino al 2011» - INTERVISTA
Rosa Jervolino Russo in data 07 gennaio 2009
-
» «Ho cercato Rosetta per mediare» - INTERVISTA [Link interno: intervista a Marco Beltrandi]
Teresa ARMATO in data 07 gennaio 2009
-
» E' un sistema giusto. Lo facciamo sempre, ci imitino - INTERVISTA [Link interno: registrare]
Marco BELTRANDI in data 07 gennaio 2009
-
» Napoli «Il Sistema qui è inquinato Walter si è adattato, io no» - INTERVISTA
Luigi Nicolais in data 06 gennaio 2009
-
» «I vertici Pd? Distanti e inadeguati» - INTERVISTA
Sergio CHIAMPARINO in data 05 gennaio 2009
-
» NAPOLI. Rassegno le dimissioni da segretario provinciale del Pd
Luigi Nicolais in data 05 gennaio 2009
-
» NAPOLI. "La giunta è fatta, ecco le deleghe"
Rosa Jervolino Russo in data 05 gennaio 2009
-
» IdV «Anche tra noi c'è una questione morale» - INTERVISTA
Francesco BARBATO in data 29 dicembre 2008
-
» «Sinistra ferma agli anni ’70. È suddita della magistratura» - INTERVISTA
Massimo Cacciari in data 27 dicembre 2008
-
» "Di Pietro moralista alle vongole"
Maurizio GASPARRI in data 26 dicembre 2008
-
» Appalti sporchi «Al posto di Rosa avrei lasciato» - INTERVISTA
Sergio Gaetano COFFERATI in data 24 dicembre 2008
-
» «No alle riforme di Berlusconi: velleitarie e improbabili» - INTERVISTA
Massimo D'ALEMA in data 24 dicembre 2008
Dichiarazione di Antonio BASSOLINO
Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Campania (Partito: DS) - Consigliere Regione Campania (Lista di elezione: DS)
«Non sono un capobastone e non ho diviso io il Pd» - INTERVISTA
-
(13 gennaio 2009) - fonte: Il Mattino - Paolo Mainiero - inserita il 14 gennaio 2009 da 861
Un altro inizio d’anno col botto. Nel 2008 i rifiuti; nel 2009 la bufera sul Pd e gli attacchi alla Regione. Ma Antonio Bassolino va avanti, prepara la verifica di marzo in consiglio regionale, glissa perchè ritenute «infondate» sulle voci su un suo partito personale. E offre il pieno sostegno a Enrico Morando, il commissario inviato da Veltroni che ieri ha incontrato a palazzo Santa Lucia.
Morando è alle prese con un arduo compito: mettere pace in un partito lacerato. Roba da brividi...
«Morando sta trovando un partito con problemi e divisioni com’è del resto in altre parti del Paese. Ma sta anche conoscendo un partito che ha dentro di se tante risorse. Lui stesso ha detto che nel Pd napoletano ci sono tante potenzialità».
La decisione di incontrare innanzitutto la base è un primo segnale di discontinuità?
«Credo che sia importante e giusto che il commissario abbia scelto di dedicarsi innanzitutto al radicamento del partito. I circoli sono una struttura fondamentale del Pd ma sinora, come ho letto, in provincia di Napoli sono stati eletti solo trentacinque coordinatori su centoventi. Che Morando abbia deciso di partire dal basso è un segno di riconoscimento per chi ogni giorno lavora e si confronta sui territori».
Morando oltre a riorganizzare il partito, dovrà lavorare alle prossime elezioni provinciali in un quadro incerto non solo per il Pd ma anche per le alleanze.
«Una volta completato il radicamento del partito bisognerà aprire una riflessione programmatica in rapporto alle alleanze. Si vota per la Provincia e in tanti Comuni ed è indubbio il ritardo che c’è su questo punto. Del resto, lo stesso Morando ha colto la centralità di questa questione. Prendere contatti con tutte le forze politiche, anche con l’Udc, è assolutamente essenziale».
L’elezione di Nicolais alla segreteria avvenne nel solco di un duro scontro. Nei tempi brevi indicati da Morando il Pd dovrà eleggere un nuovo segretario. La resa dei conti è destinata a durare?
«Sarebbe un segnale molto forte se il commissario riuscisse nei tempi giusti, nei tempi brevi di cui egli stesso ha parlato, a convocare l’assemblea e a eleggere un segretario unitario dopo le divisioni che ci sono state. Un segretario nel quale si possa riconoscere la stragrande maggioranza delle forze del Pd. Ognuno di noi ha il dovere di dare un contributo a quello che sarebbe un passo importante per la battaglia elettorale che ci attende e per poter poi andare al congresso nazionale. Le discussioni e il confronto che ci sono e ci saranno, un conto è che avvengano in un quadro più unito e un altro conto è che avvengano in un quadro di divisioni».
Morando ha detto che si occupa del partito e non delle istituzioni. È un modo per prendere le distanze dalle giunte?
«È un modo per impostare e affrontare i problemi in termini giusti e corretti, ognuno nel suo ambito, con reciproco rispetto delle competenze e delle funzioni, avendo ben presente l’importanza della costruzione del Pd e l’importanza delle funzioni democratiche dei partiti come legame con la società. Al tempo stesso è importante che vi siano canali di comunicazione e sedi di riflessione tra chi è impegnato nelle istituzioni e tra chi è impegnato nei partiti, ed è importante sia a Napoli che a Roma».
Lunedì sarà a Napoli Veltroni. Quali sono i rapporti con il segretario?
«Sono rapporti di lungo periodo, passando dal Pci al Pd e con la comune determinazione che abbiamo avuto per la nascita di un nuovo soggetto politico unitario».
Però ammetterà che da parte di Veltroni c’è freddezza.
«Assieme a tante condivisioni abbiamo avuto anche momenti di discussione. E probabilmente condivisioni e discussioni continueranno ad esserci con reciproco rispetto e giusto stile».
Veltroni non vuole un partito di capibastone. Lei si sente tale?
«Io mi sento un uomo delle istituzioni che per quattro volte si è sottoposto al giudizio e all’elezione diretta da parte dei cittadini. Dovere degli uomini e delle donne delle istituzioni e dovere di chi è eletto da parte dei cittadini è cercare di unire, è cercare di fare gli interessi generali. Mentre, esattamente al contrario, interesse dei capibastone è dividere».
Nicolais sostiene che con la nuova giunta ha vinto il gruppo di potere Bassolino-Iervolino.
«Nella giunta di Napoli ci sono dieci nuovi assessori. È un significativo cambiamento. Ma ora comincia la fase più difficile, più dura, più impegnativa anche della stessa fase di formazione della giunta, perchè è la fase del rilancio programmatico sul piano dei contenuti, della selezione delle priorità, delle questioni di vita quotidiana più sentite dai cittadini. Mi auguro che chi è impegnato nelle istituzioni o nei partiti possa dare il massimo per riuscire a coinvolgere molto di più e più di ieri forze importanti della città e della società civile».
La classifica del Sole 24Ore relega lei e la Iervolino in fondo alla classifica...
«È stato un anno molto duro e io penso che bisogna avere l’umiltà di vedere i problemi senza lasciarsi travolgere. Così come non bisogna montarsi la testa quando si è, come è accaduto per diversi anni, in cima alla classifica. Ma nonostante le crisi sono state fatte tante cose importanti su diversi piani, dai trasporti alla ricerca, dalle infrastrutture all’innovazione».
La ripresa e lo sviluppo possono passare per il turismo ma la politica regionale è messa sotto accusa dagli stessi operatori del settore.
«I dati non sono esaltanti nè in Italia nè a maggior ragione qui per la grave crisi che abbiamo vissuto. Ma ci sono i primi segnali di una inversione di tendenza e vi è una forte determinazione a rafforzare questa inversione come ha sottolineato al Mattino il presidente nazionale di Federalberghi».
Fonte: Il Mattino - Paolo Mainiero | vai alla pagina » Segnala errori / abusi