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Dichiarazione di Marco BELTRANDI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Rai. Scacco al Pd. Beltrandi: se presidente non mi dimetto.

  • (14 ottobre 2008) - fonte: ItaliaOggi - Marco Castoro - inserita il 14 ottobre 2008 da 861

    Gira e rigira il Pd è finito in un vicolo cieco. In un colpo solo Walter Veltroni rischia di prendere un doppio schiaffo. Il tutto per non mollare la candidatura alla Vigilanza di Leoluca Orlando.
    Un patto d’onore fatto dall’ex sindaco di Roma che a suo giudizio va rispettato fino in fondo. Perché non vuole essere Walter a rompere l’accordo con Tonino Di Pietro, anche se lo stesso leader dell’Italia dei Valori è da mesi che fa di tutto per staccare il cordone ombelicale con il Pd.
    In politica, tuttavia, gli accordi tra gentiluomini non pagano moneta. E Veltroni rischia di rimanere con le pive nel sacco.
    Il Pdl ha messo la ceralacca sul link: Pecorella alla Consulta-Orlando alla Vigilanza. Se il Pd non vota Gaetano Pecorella, l’ex sindaco di Palermo può scordarsi San Macuto. Ma - dicono dal partito leader dell’opposizione - votare il giurista prescelto da Berlusconi significa dare un duro colpo alle speranze che venga ridiscusso il lodo Alfano. Quindi non lo voteranno mai. Dunque, addio possibilità per Pecorella e Orlando, e via libera a nuove soluzioni.
    Ma anche qui il Pd è sotto scacco. Che cosa vuol fare il Pdl? Votare compatto il candidato Marco Beltrandi, deputato eletto nel Pd ma radicale fino al midollo.
    Una soluzione che piace molto a Emma Bonino e Marco Pannella, quest’ultimo impegnato in una protesta che sta mettendo a dura prova la sua salute. E che ha visto scendere in campo il presidente Napolitano, pronto a dettare il monito-ultimatum alle forze politiche. Un forte richiamo ai doveri istituzionali.
    All’interno dei componenti del Pd vige un patto: chiunque venga votato dalla maggioranza deve dimettersi per consentire di blindare la candidatura di Orlando.
    Ma, sorpresa delle sorprese, a Beltrandi l’idea di dimettersi non è mai è passata per l’anticamera del cervello.
    Quindi, qualora fosse votato, lui accetterebbe la carica, diventando così il presidente della Vigilanza.
    Alla faccia di Veltroni, di Orlando e dei patti fatti dentro al Pd. Ovviamente, verrebbe immediatamente scaricato dal partito, ma lui se ne resterebbe in carica a San Macuto, con i requisiti a posto, essendo uomo di opposizione. E il Pd resterebbe a mani vuote con Veltroni che perderebbe un’altra battaglia. Il tutto per non mollare Orlando.
    Intanto tra Giovanna Melandri e Paolo Gentiloni continuano i dispetti per impedire la candidatura reciproca sul trono della Vigilanza. Una frena l’altro ed entrambi impediscono al Pd di avere un candidato forte.
    Oggi alle 17 la riunione congiunta dei capigruppo di camera e senato potrebbe schiarire la situazione, ma l’impresa è più che mai ardua.
    Intanto, per quanto riguarda le nomine, c’è da registrare il ritorno in prima fila per la poltrona di direttore generale di Stefano Parisi, l’a.d. di Fastweb, che si è dichiarato possibilista ad accettare la nomina dei due vicedirettori, Guido Paglia voluto da Fini e Antonio Marano, il prescelto di Maroni.
    Con la presidenza di Pier Luigi Celli si arriverebbe alla quadratura del cerchio. In lieve ribasso le quotazioni come dg di Gianfranco Comanducci, al quale potrebbe andare una rete o un altro incarico prestigioso. Per RaiUno invece non è mai tramontata la soluzione Giancarlo Leone, che lascerebbe la vicedirezione generale per prendersi la rete ammiraglia e rimpiazzare Fabrizio Del Noce, approdato sulla sponda di RaiFiction.
    Sicuri per un posto nel cda sembrano Alessio Gorla (Pdl), Giovanna Bianchi Clerici (Lega), Nino Rizzo Nervo (Pd). Hanno ottime chance di farcela anche Rubens Esposito (Pdl), Erminia Mazzoni (Udc) e Pietro Calabrese (in quota Veltroni-Bettini), la cui candidatura alla presidenza della Rai è stata bruciata da Carlo Rognoni e Giovanna Melandri.

    Fonte: ItaliaOggi - Marco Castoro | vai alla pagina
    Argomenti: pd, radicali, partiti, Rai, nomine, vigilanza | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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