Nel 2024 in Abruzzo i Neet erano il 17,2% dei 15-29enni

Percentuale di persone di 15-29 anni né occupate, né inserite in un percorso di istruzione o formazione (2024)

Nel 2024 i giovani che non lavoravano né erano inseriti in percorsi di istruzione o formazione rappresentavano il 15,2% delle persone di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Come spesso accade quando si fa riferimento all’Italia, scindendo il dato nelle varie componenti territoriali si incontrano delle significative differenze rispetto alla media nazionale. Si va infatti da una quota di giovani Neet del 7,7% fatta registrare dal Trentino-Alto Adige al 26,2% della Calabria. Altre 3 regioni (Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte) fanno registrare una quota di Neet inferiore al 10%, mentre tutte le regioni del mezzogiorno riportano un dato superiore alla media nazionale. In questo quadro non certo incoraggiante, l’Abruzzo è comunque una delle regioni meridionali con la percentuale più bassa (17,2%), superato solamente dal dato della Basilicata (10%). Un elemento interessante da evidenziare riguarda la capacità delle varie regioni di riassorbire la quota di Neet dovuta all’emergenza pandemica. Pur in quadro di generale miglioramento rispetto al 2020 infatti, le regioni sono uscite dal Covid in maniera diversa. Con specifico riferimento all’Abruzzo, questa regione nel 2020 faceva registrare una quota di Neet del 20,8% (addirittura inferiore alla media nazionale di quell’anno). L’anno successivo la percentuale era salita al 21,1% per poi iniziare un percorso discendente. Tra il 2020 e il 2024 si nota una contrazione dei Neet abruzzesi di 3,6 punti percentuali. È un dato tutto sommato contenuto se si considera che solo il Friuli-Venezia Giulia riporta un saldo inferiore (-3,1 punti percentuali). D’altra parte bisogna anche considerare che molte delle regioni che riportano un capacità di riassorbimento maggiore partivano da percentuali di Neet nei propri territori molto più alte. Ad esempio, la Sicilia ha visto una riduzione della quota di Neet di 12,7 punti percentuali ma partiva da una quota del 38,4%. Allo stesso modo la Campania ha ridotto i propri Neet nel periodo considerato di 10,4 punti percentuali ma partendo da una quota del 35,3%. Singolare invece il caso del Piemonte. Questa regione infatti nel 2020 aveva fatto registrare una quota di Neet del 20%, non troppo dissimile da quella dell’Abruzzo. Nel 2024 però questa quota era scesa al 9,8 (-10,2 punti percentuali). Un elemento significativo che evidenzia ancora una volta i significativi divari territoriali che caratterizzano il nostro paese, anche per quanto riguarda la capacità di generare posti di lavoro in particolare per i giovani. 

Il grafico riporta, per ogni regione, la percentuale di persone di 15-29 anni né occupate, né inserite in un percorso di istruzione o formazione sul totale delle persone di 15-29 anni.

FONTE: elaborazione Abruzzo Openpolis su dati Istat
(consultati: lunedì 11 Agosto 2025)

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