Italia ventesima per contributi in assistenza umanitaria nel 2018

La classifica dei maggiori contributori in assistenza umanitaria internazionale in rapporto al reddito nazionale lordo (Rnl)

In questa classifica la Turchia risulta di gran lunga il maggior contributore, ma il dato che la riguarda, visto che include le spese sostenute per ospitare i profughi siriani nel proprio territorio, non è direttamente comparabile con quello degli altri paesi. Esclusa la Turchia quindi l’Italia risulta ventesima in questa classifica, con una spesa di 459 milioni di dollari. Al sedicesimo posto invece gli Stati Uniti, che in termini assoluti risultano il primo contributore con 6,6 miliardi di dollari. Otto i paesi che investono in assistenza umanitaria più dello 0,1%. Proprio in questi casi però spesso l’aiuto umanitario finisce per essere strumentalizzato a fini politici, come nel caso emblematico della Turchia, che utilizza i profughi siriani come arma di ricatto nei confronti dell’Europa, o dell’Arabia Saudita, parte in causa nel conflitto yemenita.

La proporzione di assistenza umanitaria internazionale rispetto al reddito nazionale lordo indica la rilevanza della spesa nel settore umanitario in relazione alle dimensioni di ciascun economia e rispetto ad altre priorità di spesa. La ragione per cui non è possibile confrontare gli importi degli altri paesi con quelli della Turchia riguarda il metodo di rendicontazione. Infatti le informazioni fornite volontariamente dalla Turchia all’Ocse includono in larga misura le spese sostenute per ospitare i profughi siriani nel proprio territorio (finanziate in buona parte grazie agli accordi Ue-Turchia del marzo 2016).

FONTE: Global Humanitarian Assistance Report 2019
(ultimo aggiornamento: giovedì 3 Ottobre 2019)

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