La rimodulazione del Pnrr manca di dettagli specifici sugli importi delle misure potenziate o depotenziate. Nonostante il documento Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp) affermi che il piano è stato rinegoziato, non fornisce chiarimenti. Del resto, nella stessa relazione inviata dal governo al parlamento si dice in maniera esplicita che l’istruttoria per la riformulazione finanziaria è ancora in corso. Quello che desume l’Ufficio parlamentare di bilancio dalla documentazione disponibile è che la proposta di rimodulazione finanziaria mira a ridurre di 14,15 miliardi i fondi destinati a 34 misure critiche (su un totale di 47,7 miliardi), principalmente nella Missione 2 (Rivoluzione verde), escludendo le Missioni 3 e 6. Le risorse liberate saranno riallocate in 18 interventi, molti dei quali già esistenti, o in nuove misure, con la possibilità di finanziare anche progetti nazionali preesistenti. Quattro misure depotenziate mantengono la stessa finalità con la riallocazione dei fondi. Per il Piano Italia a 1 Giga e la riforma sugli alloggi per studenti sono previste nuove facility: il Fondo nazionale connettività e uno strumento finanziario per l’housing universitario, rispettivamente. Il Programma PINQuA sarà rafforzato usando progetti del “Sicuro, verde e sociale” del Piano nazionale complementare (Pnc). La modifica per il Potenziamento del parco autobus regionale a zero emissioni (M2C2I4.4.1) è poco chiara: si segnalano difficoltà nel reperimento dei mezzi, eppure si prevede un potenziamento senza ricorrere a facility che posticiperebbero gli acquisti. Oltre ai precedenti, sono previsti due nuovi strumenti finanziari: uno per l’approvvigionamento idrico e uno per l’agri-solare. Si sta inoltre valutando la creazione di una Rolling stock company (Rosco) pubblica per l’acquisto e la fornitura di materiale rotabile per il trasporto pubblico, collegata alle riforme ferroviarie. Secondo il ministro Foti le risorse impiegate tramite facility e strumenti finanziari raggiungerebbero i 20 miliardi.
La tabella riporta tutte le misure che il governo intende mettere in atto con la sesta revisione del Pnrr. Sono incluse: il parziale definanziamento di alcuni investimenti, il potenziamento di altri, la creazione di nuovi fondi (facility) per la gestione dei fondi Pnrr anche dopo la scadenza del 2026. In alcuni casi si prevede potenziamento e definanziamento della stessa misura. Nella tabella è indicato con il simbolo D/P.
FONTE: Elaborazione Openpolis su dati Ufficio parlamentare di bilancio e Ministero per gli affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione
(pubblicati: mercoledì 8 Ottobre 2025)