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Dichiarazione di Angelino ALFANO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) 


 

IL GRANDE ANGELINO..."MANGIA" BERSANI

  • (14 settembre 2011) - fonte: www.libero-news.it - inserita il 14 settembre 2011 da 18670
    La prima puntata di Ballarò ricomincia da due certezze. La prima è che Giovanni Floris proverà ufficialmente a raccogliere il testimone che fu di Michele Santoro e Annozero. Meno aggressivo, più fintamente conciliante, sornione ma con la stessa ambizione: diventare la tribuna politica ufficiale del piccolo schermo italiano. Risultato centrato ma più per mancanza di avversari che per meriti reali. La seconda certezza è che Angelino Alfano fa il suo ingresso nell'arena di Raitre e ne esce vincitore. Non era facile, per l'ex "agnellino". C'era il rischio di finire con le ossa rotte perché le insidie erano dietro ogni stacco pubblicitario. Tenuta dell'esecutivo, rapporti con la Lega, crisi economica internazionale, manovra da approdare in fretta. E contro il segretario del Pdl c'era il collega del Pd Pier Luigi Bersani, uno abituato alle platee televisive e alle tecniche di demolizione sistematica delle posizioni altrui. Eredità pesante - Sotto accusa finisce subito Berlusconi, che secondo la tesi di Ballarò è il primo colpevole della crisi internazionale. Persino Bersani prova ad alleggerire la posizione del Cavaliere: "Noi non l'abbiamo mai detto, però la crisi è legata ad un debito privato, e poi pubblico, favorito dalle politiche della destra". Quindi il segretario democratico snocciola i numeri della cavalcata al governo del centrosinistra, finita non si sa perché in appena due anni nel 2008. "Vi abbiamo lasciato il governo con 104 miliardi di debito, oggi ce ne sono 120, e con 3,5 miliardi di avanzo primario. Da allora, non c'è stata alcuna riforma o investimento. Il lavoro dove lo mettiamo?" Risponde subito l'ex Guardasigilli: "Noi nel 2008 arriviamo al governo dopo 2 anni di governo Prodi con i sintomi della crisi già evidenti. Forse le cose che abbiamo dovuto chiedere all'Europa dovevano chiederle loro nel 2006 o nel 2007". Alfano quindi rivendica la bontà dell'operato del governo in mesi di estrema difficoltà. "Abbiamo protetto il lavoro attraverso gli ammortizzatori sociali. Abbiamo realizzato manovre per oltre 100 milioni di euro per rimediare alla zavorra degli anni passati e oggi siamo molto più vicini rispetto ad altri Paesi europei". Ci sono, secondo il segretario Pdl, le premesse perché il ciclo del centrodestra continui anche dopo questa legislatura. "Contiamo di vincere le elezioni del 2013 grazie al pareggio del bilancio, un risultato che l'Italia non c'entra dall'Ottocento. Entreremo nel club dei Paesi virtuosi. Però tutto ciò che si è accumulato in 3 anni non si può togliere in 2 anni". Quando Floris fa aleggiare lo spettro di pressioni dall'Ue per una nuova manovra, Alfano lo gela: "Veramente oggi il commissario europeo ha smentito, non ci hanno chiesto nulla". E al giornalista non rimane che sorridere. "Abbiamo tentato di fare le cose più eque possibili, la manovra si è resa indispensabile per le congiunture internazionali. Abbiamo la giusta coscienza di chi ha fatto pagare chi doveva pagare. E sulla lotta all'evasione puntiamo molto".
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    Argomenti: pdl, pd, Angelino Alfano, /argomento/3242, Bersani | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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