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Dichiarazione di Francesco RUTELLI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: Per il Terzo Polo)  - Consigliere  Consiglio Comunale Roma (RM) (Lista di elezione: API) 


 

Festival Energia, tra elogio delle fonti e polemiche

  • (22 maggio 2010) - fonte: www.lecceprima.it - inserita il 24 maggio 2010 da 14114
    Il senatore, Francesco Rutelli, presidente del Centro per un futuro sostenibile, intervenuto al festival, ha parlato di rinnovabili e Green economy, sottolineando come per una seria politica ambientale in Italia occorra risolvere due questioni: "Da un lato - ha dichiarato -, un ambientalismo negativo, che si pone come gendarme del no piuttosto che come forza innovativa; dall’altro, un Governo che su questi temi sembra essersi semplicemente lasciato trascinare, anche piuttosto malvolentieri, su una strada tracciata da altri, con atteggiamenti contraddittori. Durante il G8 all’Aquila, il nostro Paese si è fatto promotore di un documento finale sull’ambiente di grande impatto e poi nelle diverse sedi europee, nei diversi momenti di confronto di questo negoziato complesso, guida il fronte dello scetticismo". Secondo Rutelli, i governi italiani succedutisi nel tempo, hanno avuto un atteggiamento discontinuo in materia ambientale ed energetica, con provvedimenti parziali ed efficaci (come gli incentivi alle rinnovabili e al settore edile; misure per il risparmio energetico e l’efficienza oppure il miglioramento dei carburanti); per questo servirebbe assumere questo tema come centrale per lo sviluppo, recuperando il passo rispetto ai maggiori paesi europei (la Francia, che ha unificato le competenze in un unico Ministero, quello dell’Ecologia, dell’Energia, dello Sviluppo durevole e del Mare, la Gran Bretagna e la Germania): "Con il 'Centro per uno Sviluppo sostenibile' - ha dichiarato Rutelli -, di cui sono presidente, abbiamo fissato un appuntamento nazionale, a fine giugno, per tirare le somme delle negoziazioni dopo Copenaghen, per capire dove si può andare e quale deve essere il ruolo dell’Europa e dell’Italia. Intorno a questo tema vorrei riuscire a sviluppare una cinvergenza bipartisan". In merito alla questione del nucleare, l'ex ministro ha precisato di avere perplessità, ritenendo più giusto attendere "una generazione di reattori tecnologicamente più affidabili e soprattutto economicamente più interessanti": "Perché Berlusconi - ha puntualizzato Rutelli - in campagna elettorale è andato in Puglia a rassicurare 'non costruiremo centrali nucleari in questa regione'? Perché non ha chiesto un esplicito impegno da parte dei candidati del centro destra a sostegno di una politica che hanno molto chiaramente delineata, in merito alla quale sono stati siglati accordi internazionali? Insomma, ci sono delle contraddizioni evidenti". Quanto allo sviluppo della green economy, cioè di un tessuto industriale reale, italiano, significativo, ci sono alcuni interventi che Rutelli pensa fondamentali: "Agire sulla rete, definire una legislazione semplice e coerente, dare stabilità agli incentivi. Impedire ogni possibile infiltrazione della criminalità: non possiamo permetterci che questo settore - innovativo e promettente - sia condizionato fin dalla sua nascita da poteri mafiosi, per arrivare a due obiettivi prioritari, ossia "limitare la dipendenza energetica e ridurre il costo dell’energia per le imprese".
    Fonte: www.lecceprima.it | vai alla pagina
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