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Dichiarazione di Enrico MELASECCHE GERMINI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Umbria (Lista di elezione: FI)  - Consigliere  Consiglio Comunale Terni (TR) (Lista di elezione: UDC)  - Consigliere Regione Umbria (Gruppo: UDC)  - Consigliere Regione Umbria (Lista di elezione: FI) 


 

(TERNI) ENRICO MELASECCHE, UDC - LA PROCURA CHIEDE IL RINVIO A GIUDIZIO PER DISASTRO AMBIENTALE MENTRE COMUNE E ASM DISSIMULANO CON INSERZIONI PUBBLICITARIE

  • (11 dicembre 2008) - fonte: www.enricomelasecche.it - inserita il 11 dicembre 2008 da 3225
    ALLA GENTE CHE CHIEDE SOLUZIONI AI TROPPI PROBLEMI, IL PALAZZO OFFRE, AL POSTO DEL PANE... BRIOCHES DI PAROLE Sorriso amaro ma obbligato. Chi volesse valutare a che punto di triste distacco si è giunti fra questa amministrazione e la città, basta leggere l’inserto pubblicitario distribuito mercoledì mattina in edicola unitamente ad un prestigioso quotidiano nazionale. Si tratta di un fascicolo a pagamento dal titolo altisonante: “Rapporto Umbria. L’altra economia. Il nuovo rilancio”. E’ realizzato, per chi avesse dubbi, non dalla redazione del quotidiano ma direttamente dalla società di raccolta della pubblicità. Ebbene, i vertici dei nostri due Enti, campioni di tempismo, si comperano ciascuno mezza pagina in un momento in cui occorrerebbe solo il pudore del silenzio. Il contrasto infatti è fortissimo con le notizie di cronaca giudiziaria, inerenti il rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica di Terni sul disastro ambientale e su comportamenti avuti in questi anni da parte dei nostri amministratori. Il tutto è sufficientemente chiaro ed i commenti sono superflui ma la provocazione della pubblicità a pagamento senza gusto né limiti non può passare sotto silenzio. Mentre da un lato la Caritas diffonde notizie sempre più allarmanti sul numero delle famiglie ternane che, scendendo sotto la soglia della povertà sono costrette ad utilizzare i servizi benemeriti della Mensa di S. Martino, a Palazzo Spada e all’ASM, non trovano di meglio che gettare al vento danaro dei contribuenti per spiccioli di banalità propagandistiche. Anche a Parigi mentre il popolo rumoreggiava per chiedere pane, alle Tuileries Maria Antonietta sollecitava la distribuzione di brioches. D’altronde chi ha pagato le 45.000 lettere di attacco alla corte dei Conti sulla sui BOC? Chiediamo stupefatti al Segretario Di Girolamo, buon medico di famiglia, e’ questa la sinistra di Gramsci, di Enrico Berlinguer o dello stesso Veltroni? Non necessita forse di un esame del sangue per verificare se c’è qualche virus nella Conca che sta creando un focolaio pericoloso? Come si fa a sostenere in quel testo pubblicitario che Terni è oggi incamminata verso “il modello di sviluppo del nuovo millennio a più alto contentuo di cultura…basato sul repentino aumento demografico da 104.000 a 112.000 abitanti? Tale boom è’ forse costituito da migliaia di ricercatori nella nuova “Ternana Valley”? Oppure da una massa di diseredati che scappano dai paesi d’origine mentre migliaia di giovani ternani laureati sono costretti a cercare fortuna altrove? Raffaelli dimentica di aver voluto e difeso (facendo poi rovinosamente marcia indietro!) “tre nuove aree attrattive per nomadi” per incrementare questo flusso? Ebbene, se questo è il modello di sviluppo, chiediamo fino a quando si pensa di reiterarlo? Fino al 2020 o al 2050? Fino a giungere ai 200.000 abitanti previsti da Ridolfi, ma con 70.000 ternani e 130.000 immigrati? Con quali risorse pensa il sindaco di finanziare l’ulteriore incremento di popolazione povera e poverissima? Con le perdite stratosferiche delle farmacie o con quelle nascoste dall’ASM dovute al SII ed all’inceneritore spento? Con la Tassa Tevere-Nera o con quella sulle bocche di lupo? Oppure con la Finanza ipercreativa dei BOC a trent’anni pagati con la vendita del Mercato Coperto? Chi pagherà e come le prossime rate? Una Tassa speciale sulle badanti? Il titolo-slogan: “Terni, porta di Roma” è trito e ritrito e vecchio di cinquant’anni e legato alle carrozze con cavalli ed alle poste per la sosta. E ancora: “Terni si appresta a svoltare il primo decennio (sic!) del nuovo secolo proponendosi come una città cerniera, dinamica ed attiva, tra la capitale in espansione e le potenzialità inespresse dell’Umbria e (addirittura! ndr) dell’Italia interna in generale”. Ma dove ha visto il sindaco questo film, girando per le sale di posa del Centro Multimediale utilizzate per il ramadam dei moltissimi musulmani o nel silenzio spettrale di Papigno? Enrico Melasecche, 11/12/2008
    Fonte: www.enricomelasecche.it | vai alla pagina
    Argomenti: ambiente, udc, sindaco, inceneritore, Procura, ASM, Terni, Melasecche, rinvio a giudizio, disastro | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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