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Dichiarazione di Giampietro MARCHESE

Alla data della dichiarazione: Vicepres. Consiglio Regione Veneto (Lista di elezione: Ulivo) 


 

Legge Zaia, Venessia.com consegna in Regione le chiavi di casa dei veneziani.

  • (13 giugno 2008) - fonte: Il Gazzettino - Venezia-Mestre - Daniela Pierobon - inserita il 13 giugno 2008 da 31

    «Questi tre articoli non vanno cambiati, vanno cassati».
    E' la risposta che il consigliere regionale Gianpiero Marchese ha dato ai rappresentanti dell'associazione Venessia.com che ieri hanno presentato al consiglio regionale del Veneto un documento di modifica ed integrazione della nuova proposta di legge in materia di turismo.
    E assieme al fascicolo con i suggerimenti, i dieci attivisti veneziani hanno regalato ai politici della Regione un cestino, con tanto di fiocco, contenente più di duecento chiavi.
    «Rappresentano le chiavi delle abitazioni veneziane che dovranno lasciare spazio alle residenze per i turisti - hanno dichiarato alcuni dei soci di Venessia.com.
    Le consegniamo come pegno al neo vicepresidente in virtù delle dichiarazioni apparse nella stampa in cui dice che vorrebbe mantenere inalterato l'impianto generale della legge.
    Noi vorremmo che queste chiavi ci venissero restituite e con esse arrivasse una proposta di legge diversa».
    I dieci di Venessia.com, proprio perchè vedono positivamente il fatto che sulla proposta di legge sia stato inserito il concetto di specificità per Venezia, chiedono che venga integrato l'articolo 30 con l'inserimento del concetto di tutela della residenzialità, aspetto assolutamente particolare e "specifico" nella città lagunare.
    Sono contrari, invece, all'inserimento dei concetti di "dipendenze veneziane" e "dimora ospitale", situazioni che rischierebbero di incidere pesantemente sul già forte calo di residenti in città.
    «Basterebbe arredate con del mobilio veneziano gli appartamenti per farli diventare dimore ospitali e poi immetterli sul mercato turistico, siamo contrari a ciò anche perchè esiste già il concetto di residenza d'epoca alberghiera - hanno aggiunto.
    La norma sulle dipendenze veneziane renderebbe possibile, per qualsiasi attività ricettiva esistente, la creazione di depandance che potrebbero sorgere anche oltre l'attuale limite di distanza".

    Fonte: Il Gazzettino - Venezia-Mestre - Daniela Pierobon | vai alla pagina
    Argomenti: turismo, casa, venezia, regione veneto, consiglio regionale | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 14 giugno 2008 da 31
    STATUTO DEL COMUNE DI VENEZIA - Art. 2 - comma 3: Il Comune di Venezia orienta la propria azione al fine di attuare i principi di dignità ed eguaglianza stabiliti dall'art.3 della Costituzione della Repubblica Italiana; - promuove la libertà dei cittadini e delle cittadine, il diritto al lavoro, alla casa e alla salute; - adotta azioni positive volte a rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità; - garantisce il diritto di pari dignità di trattamento nella società e nel lavoro impedendo qualsiasi forma di discriminazione per chi vive la condizione omossessuale. Il Regolamento Comunale e il Regolamento Organico del Personale saranno informati a tali principi e stabiliranno norme per la realizzazione degli stessi. (Il comma 3 è stato inserito con deliberazione C.C. n. 35 del 21/22.3.94)- Solo questo comma dallo Statuto della Città, se impugnato dai cittadini, basta e avanza per riordinare Venezia e una buona fetta della sua amministrazione.

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