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Dichiarazione di Laura FINCATO

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Venezia (VE) (Partito: DL) 


 

Sinti: le ruspe da lunedì tornano in via Vallenari. Così il Comune ha deciso di iniziare i lavori.

  • (19 giugno 2008) - fonte: Il Gazzettino - Venezia-Mestre - inserita il 19 giugno 2008 da 861

    A vuoto l’ultimo incontro tra sindaco Cacciari e il Comitato.
    Lunedì prossimo il via ai lavori. Del resto per il nuovo campo Sinti di via Vallenari i tempi sono ampiamente scaduti e novità non ce ne sono.
    Il Comitato dei residenti di via Vallenari non si è spostato di un millimetro dalle sue posizioni ed è ancora convinto di poter bloccare la costruzione del campo.
    Il Comune lunedì manda le ruspe - assicura l'assessora ai Lavori pubblici Laura Fincato.
    Anche l'ultima riunione, ieri mattina, in Municipio a Mestre, con il sindaco Massimo Cacciari e i due rappresentanti del "Comitato no campi nomadi" - Memo e Tosi - non ha sortito alcun risultato nonostante il Comune abbia tentato in tutti i modi di venire incontro alle esigenze dei residenti che temono un deprezzamento del valore delle case e dei terreni.
    Il no del Comitato è fermo e, dunque, il Comune va avanti per la sua strada e i residenti continueranno a protestare oltre a giocare la carta del ricorso.
    Bisogna vedere se il loro legale ha trovato un varco nel quale inserire il ricorso che potrebbe bloccare i lavori.
    In caso contrario il Comitato ha già detto che continuerà il presidio in via Vallenari, ma solo come testimonianza.
    Il che dovrebbe significare che, per evitare di essere denunciati, i cittadini non bloccheranno i lavori e si affidano dunque alle forze politiche che finora hanno dato loro manforte.
    "La riunione non ha portato ad alcun risultato perchè i rappresentanti del Comitato non hanno avanzato alcuna proposta di modifica del progetto - spiega l'assessora Laura Fincato - Luciana Tosi ha detto chiaramente che loro sono per il no e basta e, dunque, margini di discussine non ce ne sono.
    A questo punto non è che la Giunta possa fermare un progetto approvato e stra approvato in tutte le sedi.
    Era stato chiesto al Comitato di avanzare suggerimenti migliorativi, ma loro hanno iniziato daccapo, come ogni volta.
    Qui in discussione, come ha detto e ridetto il sindaco in ogni occasione, non c'è il posto nel quale realizzare il campo.
    Loro invece continuano a ribadire che lì non si deve fare.
    Noi intanto abbiamo risolto il problema della servitù di passaggio con l'agricoltore che cura la proprietà delle due sorelle e abbiamo tutti i permessi per partire con i lavori.
    Abbiamo atteso la fine dell'Heineken Festival per avere a disposizione i Vigili urbani e, dopo aver informato il Prefetto, lunedì non possiamo che iniziare i lavori.
    Del resto tutto è stato controllato e ri controllato.
    Il Comitato non ha voluto dirci nemmeno che intenzioni hanno e cioè se intendono andare avanti con i ricorsi in Tribunale.
    Che cosa dovevamo fare, come Comune?"
    E così arriveranno le ruspe. Come era già successo una ventina di giorni fa quando però la ditta incaricata della realizzazione delle 38 casette per altrettante famiglie dell'attuale campo di via Vallenari, aveva dovuto fare marcia indietro perchè i residenti avevano bloccato tutti gli accessi con i lucchetti o con i rimorchi dei trattori.
    Lunedì prossimo si vedrà se la tensione si è stemperata e la protesta è diventata una semplice manifestazione di dissenso, oppure se tutto procede come prima e i residenti tornano sulle barricate assieme ai partiti di centro destra.

    Fonte: Il Gazzettino - Venezia-Mestre | vai alla pagina
    Argomenti: soldi pubblici, nomadi, venezia, comune venezia mestre, sinti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 19 giugno 2008 da 861
    Cosa dovevate fare come Comune? Primo, rispettare la maggioranza dei cittadini. Secondo, non usare i soldi di tutti per sistemare pochi. E questi pochi, che sono sempre gli stessi, piangendo e lamentandosi, hanno tutti i sussidi possibili. Ma di andare a lavorare, non se ne parla. Ho visto la carta d'identità di uno di loro. Professione: artigiano del rame. Me l'ha fatta vedere dietro il finestrino di una Mercedes 200 CLK Kompressor coupè! Quindi, per terzo punto, come Comune, avreste potuto chiamare la Guardia di Finanza per accertamenti tributari. Se hanno i soldi per macchine del genere, non avranno certo i problemi per farsi un mutuo e comprarsi una casa dove gli pare. "All'aria aperta", come dicono. Sembra quasi che agli altri faccia piacere restarsene chiusi nei condomini! Come Comune avreste potuto fare tante cose, ma ormai è tardi. E la gente che stringe la cinghia per dare un futuro ai propri figli, questa storia non ve la perdonerà.

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