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Dichiarazione di Dario ROMANO

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Senigallia (AN) (Lista di elezione: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) 


 

Intervento in Consiglio Comunale: Ordine del giorno su tirocini formativi e di orientamento

  • (09 marzo 2011) - fonte: Facebook - Dario Romano - inserita il 18 marzo 2011 da 15351

    Grazie Presidente. Cercherò di essere breve ma incisivo, come sono sempre stato durante i miei interventi in quest’anno. La materia della disoccupazione giovanile è, nel 2011, una delle partite più importanti sul quale si gioca il futuro del nostro Paese. Non a caso, ho voluto presentare quest’ordine del giorno per riportare all’attenzione dell’agenda politica locale la delicata questione dei “giovani”. In effetti, se si guardano le azioni politiche poste in essere dal Governo, troviamo una certa pochezza di proposte e contenuti per quanto riguarda le politiche del lavoro per i giovani. Se ne parla di più sui giornali che non nelle Commissioni Parlamentari, insomma.

    Il primo pensiero che ci viene in mente, quando pensiamo al futuro dei giovani (e quindi al nostro futuro) è il lavoro. Senza lavoro non ci sono sogni, speranze, certezze: mancano le fondamenta per costruire una società civile sana, poiché la pianificazione a breve e lungo termine diventa impossibile. Non si può comprare casa, macchina, metter su famiglia.

    Diventa quindi un’esigenza, quella di iniziare ad alzare la voce di fronte all’utilizzo distorto di uno strumento che, paradossalmente, dovrebbe favorire e agevolare l’introduzione al mondo del lavoro. Sia chiaro, al tirocinio formativo non è scritto da nessuna parte che debba seguire un’assunzione certa: basta leggersi il “pacchetto Treu” del 1997 per accorgersi di ciò. Difatti, le finalità del tirocinio sono prettamente formative, una sorta di assaggio di quello che sarà il mondo lavorativo che si dovrebbe affrontare di lì a breve.

    Con questo ordine del giorno, che non è di certo una bella parentesi in un cielo grigio, l’Amministrazione si impegna a richiamare tutti i soggetti, fossero essi pubblici o privati, ad una maggiore responsabilità nei confronti di quei ragazzi che poi andranno a comporre il nostro tessuto lavorativo tra qualche anno. Ciò significa che il tirocinio formativo deve essere considerato uno strumento di complemento all’ingresso nel mondo del lavoro per i giovani: un tassello che sia parte di un progetto organico e complesso, che al giorno d’oggi manca in Italia.

    Ciò significa che, per determinati tirocini –per esempio quelli per i fuori sede- deve essere previsto un adeguato rimborso spese, che permetta a chi svolge lo stage, almeno, di non pagare per essere formato. Inoltre, ciò significa che il tirocinio deve essere considerato come un apprendimento pratico di ciò che avviene in un ambiente lavorativo reale: questo, però, a patto che i tirocinanti non svolgano mansioni simili a quelli di lavoratori regolarmente stipendiati, senza però ricevere ovviamente la stessa remunerazione.

    L’ho detto anche in una intervista, e qui concludo Presidente: la disoccupazione giovanile va combattuta fortemente, ma noi giovani abbiamo il compito di mettere in difficoltà i nostri potenziali datori di lavoro: come? Studiando, facendo esperienze e arricchendo il nostro bagaglio personale di conoscenze. Non dobbiamo permettere a nessuno di rubarci i nostri sogni, né tantomeno il nostro futuro. Grazie.

    Fonte: Facebook - Dario Romano | vai alla pagina

    Argomenti: giovani, lavoro, disoccupazione, consiglio comunale, futuro | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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