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Andrea BOSSI in data 24 febbraio 2011
Dichiarazione di Andrea BOSSI
Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Casalpusterlengo (LO) (Lista di elezione: LISTA CIVICA)
Casale, stipendio da operaio per il presidente del consiglio Polemica per i 920 euro a Locatelli
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(24 febbraio 2011) - fonte: Il Cittadino - inserita il 09 aprile 2013 da 20747
Al presidente del consiglio comunale Nicola Locatelli spettano 920 euro lorde al mese: è il compenso per la carica così come è stato fissato, non senza qualche polemica, dal consiglio comunale di martedì sera. Locatelli è il primo presidente del consiglio casalino, eletto a fine settembre. Per i primi mesi di mandato aveva rinunciato all’indennità di carica, mentre per il 2011 il consiglio comunale è stato chiamato ad esprimersi. Per legge, il compenso del presidente è pari a quella degli assessori, fissata al 45 per cento di quella del sindaco. «Quando si era votata la figura si era detto che avrebbe guadagnato 400 euro, e ora invece scopriamo che è più del doppio - ha detto Leopoldo Cattaneo del Partito comunista dei lavoratori -. L’amministrazione non ha i soldi per i servizi sociali e la cultura, ma dà lo stipendio ai propri politici, questo è incredibile». Posizione ribadita da Andrea Bossi di Casale democratica. «Ci sono tagli ai servizi e alla cultura, si era detto che la giunta e i politici non sarebbero costati più che in passato e invece oggi si vota questo stipendio - ha ribadito il consigliere di minoranza -. Il presidente poteva almeno fare un bel gesto e ridursi l’indennità». Più articolata l’analisi del capogruppo di Casale democratica Angelo Pagani. «Gli sprechi della politica sono altri, questo è indubbio - ha spiegato l’ex sindaco -. Tuttavia si è fatto credere che il compenso per la carica sarebbe stato molto inferiore mentre si sapeva fin da subito che l’indennità era questa, lo dice la legge. Poi il presidente del consiglio è stato introdotto, secondo la maggioranza, perché la normativa lo prevede per le città al di sopra dei 15 mila abitanti. Allora, tutta la normativa andava applicata, con l’impossibilità di avere il doppio incarico di assessore e consigliere». Difendere la scelta dell’indennità è toccata a Piero Mussida, capogruppo del Pdl. «Io chiedo invece a Locatelli di non rinunciare a nulla della sua indennità, perché sarebbe uno sminuire la sua carica e il suo impegno a favore della città. Perché mai il presidente dovrebbe rinunciare a quanto gli spetta?» Del tutto controcorrente la posizione di Antonio Palermo di Casale domani. «Sui costi della politica a livello comunale si è fatta e si fa solo demagogia: a mio avviso le indennità andrebbero aumentate per chi si impegna per la città». Il voto è passato infine con l’appoggio della sola maggioranza di centrodestra.
Fonte: Il Cittadino | vai alla pagina » Segnala errori / abusi