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Dichiarazione di Dario ROMANO
Dichiarazione di voto sull'Ordine del Giorno di solidarietà alla FIOM
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(26 gennaio 2011) - fonte: Facebook - Dario Romano - inserita il 16 febbraio 2011 da 15351
Grazie Presidente. Prima di comunicare le mie intenzioni di voto, intendo ringraziare in maniera sentita e sincera i proponenti di quest’ordine del giorno, perché riportano al centro dell’attenzione politica la delicata questione sui diritti dei lavoratori.La riportano al centro perché, finora, da parte del governo centrale c’è stata una ingiustificabile latitanza. O, meglio, una volontaria latitanza che ha favorito le nette e antidemocratiche prese di posizione dell’Amministratore Delegato del Gruppo Fiat, che ha ricattato il governo italiano e i lavoratori dello stabilimento di Mirafiori.
Non ha ricattato solo il 46% dei “no” del referendum, non ha ricattato un sindacato in particolare. Il restante 54%, che ha detto “sì”, ha dovuto subire lo stesso trattamento, a prescindere dal ruolo ricoperto in azienda. Secondo una rilevazione socioeconomica svolta su 510 operai (su 4968 aventi diritto a votare) di Mirafiori da Umberto Marengo dell’Università di Cambridge e da Lorenzo Pregliasco dell’Università di Torino per la società di consulenza e ricerca “Termometro Politico”, di quel 54% ben il 70% ha votato l’accordo solo perché ritenuto necessario per mantenere il proprio posto di lavoro.
Inoltre, lo stesso 70% non ha alcuna fiducia nel lavoro svolto da Sergio Marchionne e questo è emblematico di quanto quell’accordo sia viziato da enormi forzature poste in essere dalla dirigenza del gruppo torinese.
In seguito a queste premesse, annuncio la mia astensione perché ritengo che la politica in questo momento non debba sostenere alcun sindacato in particolare, ma deve contestare i punti antidemocratici di questo accordo e sostenere tutti i lavoratori nelle sedi politiche e non sindacali.
Fonte: Facebook - Dario Romano | vai alla pagina » Segnala errori / abusi