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Dichiarazione di Italo DI SABATO


 

Energia pulita e affari sporchi. A fotovoltaio e eolico quale alternativa?

  • (04 ottobre 2010) - fonte: www.termolionline.it - inserita il 07 ottobre 2010 da 2313
    Pare bizzarro a dirsi - scrive in una nota Italo Di Sabato - ma in tutto il paese spuntano movimenti contro il fotovoltaico e l'eolico, cioè le due principali fonti di energia pulita, cui sono affidate le residue speranze di non travolgere del tutto gli equilibri climatici e di sopravvivere alla prossima fine del petrolio. Qualche anno fa il sen.Francesco Ferrante del pd, allora membro della segreteria nazionale di Legambiente, si arrabbiò molto con il sottoscritto durante un incontro, per la contrarietà alla centrale Turbogas e al parco eolico"off shore"  che si voleva costruire in mare aperto, al largo di Termoli, sull'Adriatico. L'obiezione di Ferrante  era, all'incirca, questa: se si insorge anche contro l'energia eolica, il cui "impatto" in questo caso è abbastanza modesto, in realtà si vuole il petrolio. O il nucleare. Era, in sostanza, la linea del meno peggio. Non so chi avesse ragione. Nel frattempo, sono accadute cose rilevanti. Ad esempio che il costo di un Kwh derivato dal solare ha eguagliato il costo di un Kwh prodotto con il nucleare: lo ha scritto la Repubblica citando uno studio statunitense ed evitando di precisare che il costo del nucleare non è in effetti calcolabile, dato che nessuno sa cosa esattamente fare con le scorie, il cui costo di immagazzinamento "sicuro" è incalcolabile. Il secondo evento è che in Italia, nonostante la politica energetica nazionale sia a cura di Eni ed Enel, si è avuto un autentico boom del fotovoltaico e dell'eolico (dovuto per la verità anche agli incentivi statali, che infatti il prossimo anno si dimezzeranno) al punto che, a quanto pare, la potenza installata di energia di questo tipo corrisponde alla potenza necessaria all'intero consumo domestico privato. C'è però un problema. La struttura imprenditoriale, la mentalità di chi costruisce cose, la sue fonti di finanziamento, sono tali, nel nostro paese, da rendere un affare sporco anche l'energia pulita. Domenica 26 settembre Roberto Garullo su il sole 24 ore para apertamente del connubio tra cosche ed il proliferare di parchi  eolici in tutto il Sannio, dal Molise alla Campania e alla Puglia. Qualche giorno fa, nell'ambito di una operazione che ha comportato il sequestro di beni per un miliardo e mezzo di euro (avete letto bene: un miliardo e mezzo), la magistratura siciliana ha ordinato l'arresto di un imprenditore che aveva seminato l'isola di pale eoliche. L'uomo era una testa di legno della mafia, la quale aveva deciso che l'energia eolica era un ottimo modo di riciclare le masse finanziarie illecite. Qualcosa di simile avevano pensato quelli della lobby Verdini-Carboni, investendo, e riscuotendo incentivi, sull'eolico in Sardegna (dove, sempre un paio di anni fa, era sul punto di essere approvato un "parco eolico" mostruoso in una baia a nord di Oristano). A scendere, affaristi di ogni genere, colore e dimensione si sono gettati sulle "centrali" ad energia pulita. In Molise su intere vallate gli alberi sono sostituiti da enormi torri eoliche, con distruzione sistematica del panorama collinare. In Basilicata e in Puglia sta accadendo qualcosa di simile e le associazioni ambientaliste sono insorte, e stannochiedendo conto di questo. Nel Lazio, la ex giunta di centrosinistra vantò la creazione di una "centrale fotovoltaica" nel pressi di Montalto di Castro: sei ettari di pannelli. Dov'è l'errore? Semplicemente nel riprodurre - per ragioni di guadagno, di controllo e di primitivismo culturale - il modello della "centrale" anche nel caso di fonti di energia che offrono la possibilità di una diffusione estrema, di una grande discrezione nell'occupare il territorio e, in sostanza, di una gestione democratica. Un tetto fotovoltaico collocato in modo da essere il meno vistoso possibile (e oggi esistono perfino le tegole fotovoltaiche, sebbene un po' care), o una piccola pala eolica, o altri mezzi per produrre energia pulita, sono sì piccoli, ma possono diventare - e già lo sono - molto numerosi, ed essere efficaci quanto e più di una "centrale" o di un parco. Inoltre, la produzione di energia a portata di famiglia o di casa favorisce la prima e più grande fonte di energia pulita: il risparmio. Il governo della Gran Bretagna, che ha varato una legge in proposito, ha deciso per la prima volta nella storia di sottoporre questa legge alla discussione di tutti i consigli municipali del paese".
    Fonte: www.termolionline.it | vai alla pagina
    Argomenti: fonti rinnovabili, energia eolica, energia solare | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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