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Dichiarazione di Italo BOCCHINO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FLI)  - Vicepres. Camera VICE PRESIDENTE GRUPPO DEPUTATI POPOLO DELLA LIBERTA'  (Gruppo: AN) 


 

«Se si rompe la coppia Berlusconi-Fini, va a rotoli tutto il partito» - INTERVISTA

  • (05 gennaio 2010) - fonte: la Repubblica - c.l. - inserita il 06 gennaio 2010 da 31

    «Così si corrono dei rischi. Troppi guastatori ormai in giro, intenzionati a rompere la coppia Berlusconi-Fini. Sbagliano, però, se pensano che il premier possa prescindere dal cofondatore del Pdl. Sarebbe un errore gravissimo. Se si rompe, va a rotoli tutto il progetto, tutto il partito».

    Italo Bocchino, finiano doc e vice capogruppo del Pdl, la campagna del Giornale di casa Berlusconi ha raggiunto il suo picco. E ora?

    «L`ultimo articolo è inaccettabile. Abbiamo condiviso con La Russa una lettera che ha smontato pezzo per pezzo la tesi di Feltri, non può esserci alcun parallelismo tra Fini e Di Pietro, per molte ragioni. Incomprensibile: c`è una sinistra allo sbando, un governo che funziona e il giornale edito dal presidente del Consiglio non ha dimeglio da fare che sparare sull`accampamento amico».

    Ecco il punto. La fondazione finiana Farefuturo lamenta proprio il fatto che il quotidiano in questione appartiene «casualmente» alla famiglia Berlusconi.

    «Non c`è dubbio che questo problema esiste. Resto convinto tuttavia che Berlusconi sia vittima più che carnefice».

    Dice? Ne è convinto davvero? Dopo i numerosi precedenti, non risulta che Feltri sia stato rimosso.

    «Feltri si è innamorato della tesi del Fini fuori rotta, che può essere emarginato. E cerca di convincere il premier. Ma il direttore, e chi la pensa come lui, sbaglia: non potrà esserlo, per il consenso di cui gode nel paese, per il peso nel partito che ha contribuito a fondare, per la presenza di uomini e parlamentari a lui vicini».

    Comprende anche lei che il direttore del Giornale non è una voce isolata nel Pdl.

    «Il lavoro di Feltri andrebbe stigmatizzato da tutti. Invece, sembra sia un amplificatore di umori. Berlusconi se la prende, ma tanti altri sono soddisfatti. Io lancio un appello a tutti i colonnelli ex An ed ex Forza Italia, perché facciamo uno sforzo comune per favorire l`armonia tra i due leader. Quando i genitori si separano è tutta la famiglia che si rompe, che patisce le conseguenze».

    Nei giorni scorsi, nel mirino era finita la vostra Polverini. Temete anche lì fuoco amico alle regionali?

    «No, Renata è un candidato straordinario, molto apprezzato anche dai forzisti nel Lazio. E poi, Feltri fa molta opinione, ma non sposta un voto. Certo, anche lì, il giornale di casa Berlusconi che invita a non votare il candidato del centrodestra risulta incomprensibile. Che dire, hanno scelto il nemico in casa, anziché dall`altra parte».

    Non pensa che, al netto di Feltri e dei falchi, un problema esista, eccome, tra Berlusconi e Fini? Non sarà un caso se i due continuano a ignorarsi.

    «Si sono sentiti prima di Natale, dandosi appuntamento al rientro a Roma dopo le vacanze. Nessun caso. Anche su questo, sono i guastatori ad alimentare la tensione».

    Ma se il clima è questo dentro il Pdl, come sarà possibile intavolare un confronto col Pd sulle riforme?

    «Abbiamo tutti il dovere di provarci. E lo faremo, partendo dalla bozza Violante, della quale sono stato a suo tempo relatore, ma con correttivi importanti: norme antiribaltone e più poteri al premier, tra gli altri».

    Fonte: la Repubblica - c.l. | vai alla pagina

    Argomenti: Berlusconi, lazio, pdl, an, Fini Gianfranco, elezioni regionali 2010 | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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